Assunzioni scuole abruzzesi: 577 docenti e 289 ATA a tempo indeterminato, ma restano 759 posti vacanti

Assunzioni scuole abruzzesi: 577 docenti e 289 ATA a tempo indeterminato, ma restano 759 posti vacanti

Assunzioni Scuole Abruzzesi 5 Assunzioni Scuole Abruzzesi 5
Assunzioni scuole abruzzesi: 577 docenti e 289 ATA a tempo indeterminato, ma restano 759 posti vacanti - Gaeta.it

Il sistema scolastico abruzzese sta per subire un cambiamento significativo, con l’assunzione di 577 docenti e 289 unità di personale ATA a tempo indeterminato. Tuttavia, il contesto di questa situazione solleva preoccupazioni tra i sindacati, in particolare per la Cisl Scuola Abruzzo e Molise, che evidenziano come queste assunzioni non soddisfino le reali necessità delle scuole della regione. Con posti vacanti in aumento e una copertura insufficiente, i precari nel settore rischiano di rimanere senza opportunità di stabilizzazione.

La situazione degli organici scolastici in Abruzzo

Un quadro allarmante: posti vacanti e assunzioni insufficienti

A partire da lunedì, le scuole abruzzesi vedranno l’arrivo di 577 nuovi docenti e 289 membri del personale ATA, un passo riconosciuto dal segretario generale della Cisl Scuola Abruzzo e Molise, Davide Desiati, come insufficiente rispetto ai 759 posti vacanti presenti nel sistema educativo. La percentuale di posti coperti ammonta solo al 76%, il che significa che oltre 180 posti rimarranno scoperti. Questo scenario getta un’ombra sul futuro del sistema educativo della regione, sollevando interrogativi sulla gestione delle risorse umane da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Con un numero così elevato di posti vacanti, risulta cruciale analizzare quali effetti avrà questa situazione sugli studenti e sul personale già in servizio. Non solo le scuole dovranno affrontare il problema di dover inserire nella didattica nuovi insegnanti con esperienze e competenze variabili, ma corrono anche il rischio di una maggiore sostituzione dei profili esistenti, aggravando la precarietà del personale educativo. Desiati ha puntato il dito sulla necessità di affrontare questa situazione, che non solo coinvolge i docenti, ma anche il personale amministrativo e tecnico.

Le problematiche legate al personale ATA

Discriminazione nei confronti dei profili specializzati

La Cisl Scuola ha messo in evidenza un aspetto preoccupante della situazione attuale: le assunzioni riguardano in modo insufficiente i profili ATA specializzati, come Infermiere, Cuoco e Addetto alle aziende agrarie, per i quali non sono previsti posti. La mancanza di assunzioni per questi profili, unita alla scarsità di risorse disponibili, ha portato i sindacati a parlare di discriminazione nei confronti di questi lavoratori precarizzati che rappresentano in modo vitale il supporto alle attività educative.

Inoltre, le assunzioni per i profili di guardarobiere e assistente tecnico sono estremamente basse, con solo un’assunzione per dieci posti disponibili nel primo caso e solo 13 assunzioni su 71 posti vacanti per il secondo. Palette così ridotte di assunzioni creano non solo instabilità per coloro che sperano in una stabilizzazione, ma anche problematiche operative per le scuole stesse, che si trovano a dover gestire un numero di supporto ridotto rispetto alle necessità.

Le ripercussioni nelle province abruzzesi

Assunzioni e posti vacanti provincia per provincia

L’analisi dei dati sulle assunzioni mostra che in provincia di Chieti saranno assunti solo 185 insegnanti a fronte dei 247 posti vacanti. L’Aquila, pur evidenziando un fabbisogno di 216 docenti, otterrà solo 166 assunzioni. Pescara non sarà da meno, con sole 96 assunzioni rispetto ai 134 posti disponibili, e Teramo con 130 assunzioni su 162 posti vacanti. Queste cifre, oltre a indicare una situazione di emergenza a livello dell’organico scolastico, mostrano anche una disparità significativa nelle risorse disponibili per ciascuna provincia.

In aggiunta, il personale ATA vive una situazione analoga, con il numero di collaboratori scolastici che vedranno un’assunzione limitata a soli 191, a fronte dei 545 posti vacanti. Tali carenze porteranno le istituzioni scolastiche a dover far fronte a un’immediata sostituzione di oltre 4.500 supplenti per garantire il funzionamento delle scuole. Questo scenario non solo influisce sulla qualità dell’istruzione, ma rappresenta anche un costo significativo per il sistema educativo, costretto a fare affidamento su personale temporaneo.

L’approccio del Ministero lascia aperti molti interrogativi e preoccupazioni, specialmente sul futuro dei precari che continuano a vedere negata la possibilità di stabilizzare un rapporto di lavoro già esistente. Una situazione che ogni anno si ripresenta, rendendo evidente la necessità di un intervento più risolutivo e pianificato per garantire un futuro migliore per le scuole abruzzesi.

Change privacy settings
×