Le tensioni in Medio Oriente si sono aggravate il 18 aprile, con intensi combattimenti sulla Striscia di Gaza e nuovi sviluppi militari in Yemen e Libano. In questa giornata si contano decine di vittime palestinesi, mentre Israele conferma di aver respinto un missile proveniente dallo Yemen e di aver condotto un attacco con drone nel sud del Libano. Intanto proseguono le trattative diplomatiche internazionali in vista di colloqui sul nucleare iraniano.
intensi bombardamenti nella striscia di Gaza tra nord, est e sud
La città di Gaza è stata colpita da ripetuti attacchi aerei e azioni terrestri israeliane il 18 aprile 2025. Un elicottero d’attacco Apache ha aperto il fuoco nei quartieri orientali, stando a quanto ha diffuso la rete Al Jazeera. Parallelamente, diversi veicoli blindati hanno sparato nelle aree settentrionali della Striscia di Gaza. Nel sud, i carri armati israeliani hanno bombardato pesantemente al-Qarara, località a est di Khan Younis, Zona da tempo sotto pressione militare.
Altri attacchi hanno interessato il campo profughi di Maghazi, situato nella zona centrale di Gaza. Le fonti palestinesi segnalano che le operazioni militari sono particolarmente concentrate sui quartieri densamente abitati, con conseguenze drammatiche in termini di vittime civili. Le autorità sanitarie della Striscia hanno indicato che nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 32 palestinesi, di cui 23 solo nelle regioni settentrionali.
bilancio delle vittime e reazioni sanitarie nella striscia di Gaza
Le violenze in corso hanno provocato un pesante bilancio di vittime tra i civili palestinesi. I funzionari sanitari locali hanno riferito che le 32 persone decedute nelle ultime 24 ore sono state colpite durante i raid e gli scontri armati con le forze israeliane. La gran parte delle vittime, 23 per la precisione, si concentra nell’area nord della Striscia di Gaza, una zona già colpita duramente nei giorni precedenti.
Il quotidiano saudita al Arabiya ha aggiunto che almeno undici palestinesi sono stati uccisi a seguito di raid condotti dall’aviazione israeliana durante la notte. Le fonti mediche locali confermano inoltre numerosi feriti che si aggiungono al tragico bilancio. Gli ospedali della Striscia, da tempo sotto pressione, continuano a gestire l’emergenza con risorse limitate. Questo nuovo picco di violenza aggrava la situazione umanitaria in un territorio dove la popolazione vive condizioni difficili e instabili.
incontro a parigi per trattative diplomatiche in vista dei colloqui di roma
Tra gli eventi diplomatici del 18 aprile, si segnala un incontro a Parigi tra importanti rappresentanti israeliani e l’inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente. Secondo Axios, il capo negoziatore israeliano per la questione degli ostaggi, Ron Dermer, e il direttore del Mossad, David Barnea, hanno incontrato Steve Witkoff, inviato statunitense, per discutere la situazione attuale.
Questi colloqui mirano anche a preparare le negoziazioni sul nucleare iraniano previste a Roma il 19 aprile. La presenza simultanea di Israele e Stati Uniti sottolinea la complessità delle relazioni tra i Paesi coinvolti e l’importanza delle prossime discussioni riguardanti il conflitto e la stabilità regionale. Nel frattempo, la situazione sul terreno rimane tesa e imprevedibile.
intercettazione di un missile lanciato dagli Houthi in direzione di Israele
Il ministero della Difesa israeliano ha confermato di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen, attribuito al movimento Houthi, che da anni riceve appoggio dall’Iran. L’allarme antiaereo è scattato nel centro di Israele, includendo l’area di Gerusalemme e alcuni insediamenti in Cisgiordania. Non si sono registrati feriti né danni materiali.
Questa azione rappresenta una nuova escalation in un contesto regionale già segnato da conflitti e tensioni transfrontaliere. Le forze statunitensi hanno intanto annunciato la distruzione del porto petrolifero di Ras Issa, sempre in Yemen e sotto controllo Houthi. Secondo il comando centrale Usa , l’obiettivo dell’operazione è stato colpire le fonti di carburante utilizzate dagli Houthi per sostenere le operazioni militari e per controllare l’economia locale. I media Houthi hanno riferito di almeno 38 morti e più di cento feriti in seguito all’attacco.
drone israeliano colpisce un veicolo nel sud del libano: dettagli ancora in parte oscuri
Nella mattinata del 18 aprile, un drone israeliano ha attaccato un veicolo che viaggiava sulla strada di Ghaziye, nei pressi di Sidone, nella parte meridionale del Libano. I media locali hanno mostrato immagini dell’auto in fiamme e delle squadre di soccorso al lavoro per spegnere il rogo. Al momento non è stato chiarito l’obiettivo preciso dell’attacco né il numero delle persone coinvolte.
Questa azione si inserisce in un quadro di operazioni militari israeliane che si estendono oltre i confini diretti della Striscia di Gaza. Il Libano meridionale resta un’area delicata, spesso teatro di scontri e attacchi mirati, considerando la vicinanza con gruppi armati e le tensioni politiche interne. Nessuna autorità ha ancora fornito dettagli ufficiali sulle conseguenze di questo raid.
Il quadro delle azioni militari e diplomatiche registrate il 18 aprile rimette in luce una situazione di tensione e conflitto aperto che coinvolge più fronti nel Medio Oriente. I prossimi giorni restano fondamentali per comprendere l’evoluzione degli eventi e le possibili ripercussioni sugli equilibri regionali.