Le tensioni tra Ucraina e Russia continuano a intensificarsi, con un’ulteriore escalation degli attacchi aerei dei droni ucraini su obiettivi russi. Nella mattina di martedì, si è verificato un attacco significante che ha colpito una nave nel porto di Kavkaz, provocando vittime tra l’equipaggio. Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri ucraino di recente è arrivato in Cina per colloqui strategici con Pechino, puntando a una risoluzione della crisi.
Attacco aereo nella notte di lunedì
I dettagli dell’attacco al porto di Kavkaz
Nella notte tra lunedì e martedì, diversi droni ucraini hanno effettuato attacchi in varie località della Russia, compresa la Crimea. Tra gli eventi di maggiore impatto, si segnala l’incursione nel porto di Kavkaz, che ha portato a un tragico bilancio di una persona deceduta e cinque feriti tra il personale di bordo e i lavoratori portuali. Secondo quanto riferito da Veniamin Kondratyev, governatore di Krasnodar, la nave colpita si trovava nello stretto di Kerch, in una zona strategicamente importante. L’attacco ha generato un incendio che, fortunatamente, è stato subito domato.
In aggiunta a questo episodio, il Ministero della Difesa russo ha comunicato che i sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato un totale di 23 droni forniti dall’Ucraina. Di questi, 21 sono stati distrutti in Crimea e nel Mar Nero, mentre altri due sono stati definitivamente abbattuti nelle regioni di Brjansk e Belgorod. Questo ennesimo episodio segna un aumento della frequenza degli attacchi in un contesto di guerra che sembra non avere soluzione imminente.
Il ministro degli esteri ucraino visita la Cina
Missione diplomatica di Dmytro Kuleba a Pechino
Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha fatto il suo arrivo a Pechino su invito del suo omologo cinese, Wang Yi. Questa rappresenta la prima visita di Kuleba in Cina dall’inizio del conflitto russo-ucraino nel febbraio 2022. La missione diplomatica ha come obiettivo principale quello di esplorare tutte le opzioni disponibili per un possibile dialogo volto a risolvere la crisi attuale.
La visita, che si protrarrà fino al 26 luglio, è stata posizionata strategicamente per affrontare le crescenti preoccupazioni relative all’aggressione russa e il potenziale ruolo della Cina nel facilitare una pace duratura e giusta. Secondo l’ufficio stampa del ministero degli Esteri ucraino, la discussione si concentrerà su come fermare l’aggressione russa, con Kuleba e Wang Yi che si erano già incontrati a febbraio in occasione della Conferenza di Monaco sulla Sicurezza.
Le avvertenze di Peskov sulla ritorsione russa
Le dichiarazioni del portavoce del Cremlino
Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha recentemente rilasciato affermazioni preoccupanti riguardo a possibili ripercussioni nel caso in cui gli asset russi in Europa venissero utilizzati per supportare militarmente l’Ucraina. Peskov ha avvertito che ci sarà una risposta significativa a tali azioni, definendole “atti di ladri” e sottolineando che non potranno rimanere senza una reazione.
In questo contesto, Peskov ha anche accennato alla possibilità di azioni legali contro le persone coinvolte nell’adozione e nell’attuazione di queste decisioni, sostenendo che si tratterebbe di una violazione del diritto internazionale e dei diritti di proprietà . Tali affermazioni riflettono l’intensificazione della retorica russa e l’approccio sempre più assertivo del Cremlino nei confronti della situazione in Europa e in Ucraina.
L’andamento dei fatti suggerisce che la situazione rimarrà tesa nei prossimi giorni, con la comunità internazionale che osserva da vicino le mosse di entrambe le parti coinvolte in questo conflitto devastante.