Un attacco missilistico proveniente dalla Russia ha colpito la città di Kryvyi Rig, natale del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo le autorità locali, l’incidente ha provocato la morte di 14 persone, inclusi sei bambini, e oltre 50 feriti. Questa violenta azione bellica sottolinea la continua escalation di violenze che l’Ucraina sta affrontando dall’inizio dell’invasione russa, evidenziando la delicata situazione umanitaria nel paese.
Il bilancio delle vittime e le prime reazioni
Appena dopo l’attacco, Zelensky ha fornito un aggiornamento sul numero delle vittime tramite un post su X, sottolineando come il raid abbia colpito “una città normale”, indirizzando i missili direttamente su una strada circondata da edifici abitativi. Alcuni di questi edifici hanno subito danni significativi. Il presidente ucraino ha definito questo bombardamento come parte di una strategia russa volta a creare terrore tra la popolazione civile. Davanti a questa situazione tragica, Zelensky ha denunciato la mancanza di un cessate il fuoco da parte della Russia, affermando che le operazioni belliche hanno luogo ogni giorno e che la comunità internazionale deve intervenire per fermare questa spirale di violenza.
Dettagli sull’attacco e la risposta delle autorità locali
Oleksandre Vilkoul, capo dell’amministrazione militare locale, ha comunicato i dettagli fin dalle prime ore dopo il bombardamento, rivelando che inizialmente si contavano già 12 morti e oltre 50 feriti. Attraverso un comunicato su Telegram, ha denunciato l’attacco contro il centro di un quartiere residenziale e ha avvertito che il numero delle vittime poteva aumentare. Anche Serguii Lyssak, governatore della regione di Dnipropetrovsk, ha confermato il bilancio, precisando che tra le vittime ci sono anche bambini. L’attacco ha innescato incendi e danneggiato gli edifici circostanti, aggravando la situazione già critica della città .
Kryvyi Rig: una città colpita dalla guerra
Kryvyi Rig, situata a circa 80 chilometri dalla linea del fronte, ha visto un incremento degli attacchi russi dall’inizio del conflitto, nonostante prima della guerra contasse circa 600.000 abitanti. Gli attacchi della scorsa settimana hanno già provocato morti e feriti, segnalando una strategia di bombardamenti indiscriminati che sembra essere in atto. Il raid di mercoledì precedente aveva già causato la morte di quattro persone e il ferimento di 14, mentre a marzo un missile aveva colpito un hotel, uccidendo due persone e provocando sette feriti.
Un altro attacco a Kharkiv
Contemporaneamente, un attacco avvenuto nella notte contro la città di Kharkiv ha causato il bilancio di quattro morti e 35 feriti, sempre a causa di un drone russo. Il sindaco Ihor Terekhov ha confermato l’incidente, registrando un attacco a un palazzo nella zona di Novobavarskyi, che ha provocato incendi e ha avuto come vittime civili, inclusi anche bambini, come riportano i soccorritori. Questo scenario stende un velo su una guerra che ha prodotto sofferenze inimmaginabili e ha evocato forti preoccupazioni sulla sicurezza dei civili in Ucraina.
La situazione rimane tesa e incerta, mentre la comunità internazionale continua a monitorare gli sviluppi e le risposte dei governi coinvolti nella crisi. I continui attacchi russi, come quelli di Kryvyi Rig e Kharkiv, rappresentano un chiaro segnale che la pace è ancora lontana.