Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 2025, la capitale ucraina è stata colpita da un nuovo attacco aereo attribuito alle forze russe. Lo scontro si inserisce nel contesto del conflitto in corso tra Mosca e Kiev, con pesanti ripercussioni civili e militari su entrambi i fronti. Gli sviluppi riportano numerose vittime e danni, insieme a nuove azioni di difesa nella regione.
Vittime e feriti dell’attacco su kiev: un bilancio in crescita
Il raid notturno effettuato sulle zone urbane di Kiev ha causato finora almeno nove morti accertati e 63 feriti, dati ufficiali forniti da fonti della difesa ucraina e registrati dalle testate giornalistiche della capitale. Le vittime appartengono soprattutto alla popolazione civile, colpita in uno scenario di crescente tensione e fragilità.
Le autorità locali hanno denunciato la natura indiscriminata dell’attacco, sostenendo che i bombardamenti hanno preso di mira aree abitate, incluse infrastrutture essenziali e residenze. Il numero delle persone colpite potrebbe salire nelle prossime ore a causa della gravità di alcuni ferimenti e della necessità di ulteriori verifiche sul campo.
I soccorritori, impegnati negli interventi di emergenza, fanno sapere che le difficoltà sono molte, sia per la continua instabilità della situazione sia per l’intensità degli attacchi concentrati nelle ultime ore. La popolazione resta sotto pressione, mentre crescono le richieste internazionali per un cessate il fuoco.
Difesa russa: abbattuti 87 droni ucraini nel territorio russo e in crimea
Il ministero della Difesa di Mosca ha riferito, nella mattinata del 25 aprile, di aver intercettato e distrutto 87 droni lanciati dall’Ucraina nelle ultime ore. Gli stessi erano diretti verso zone strategiche sulle regioni al confine con l’Ucraina e sulla Repubblica di Crimea, annessa dalla Russia nel 2014 e punto focale del conflitto.
Questo numero rappresenta un incremento significativo rispetto ai precedenti raid con droni, testimoniando una crescita nell’utilizzo di questi velivoli per colpire obiettivi militari e civili sul territorio russo e annesso. La difesa aerea di Mosca ha dichiarato di aver reagito con sistemi anti-drone avanzati, riuscendo a neutralizzare gran parte della flotta.
Secondo quanto comunicato dall’agenzia Tass, tutti i mezzi intercettati erano droni di medie e piccole dimensioni, impiegati per le missioni di ricognizione e attacco. Il ministero non ha reso noti i danni subiti dalle infrastrutture russe, né ha fornito dettagli sulle eventuali perdite umane nel corso di questi scontri.
Tensioni crescenti e conseguenze sul campo: un conflitto sempre più acceso
Il bilancio complessivo delle ultime ore conferma l’intensità delle ostilità lungo i confini orientali dell’Ucraina. Gli attacchi aerei e con droni segnano un’escalation che si riflette in danni materiali e vittime civili, ponendo la città di Kiev e le aree limitrofe in condizioni critiche.
Le forze russe continuano a sostenere che le operazioni militari mirano a colpire obiettivi strategici, ma le autorità ucraine denunciano invece un uso sproporzionato della forza, con effetti devastanti sulla popolazione. Nel frattempo, la comunità internazionale resta vigile in attesa di sviluppi futuri e appelli per la riduzione delle ostilità.
Le notizie provenienti da Mosca e dalla capitale ucraina mostrano due fronti opposti del conflitto, tra attacchi, difese, e repliche immediate da entrambe le parti. La situazione rimane fluida, e nuove mosse sono attese nelle prossime ore.