Attacco vandalico a vigneto sperimentale a Verona: la condanna del senatore Luca De Carlo

Attacco vandalico a vigneto sperimentale a Verona: la condanna del senatore Luca De Carlo

Un atto vandalico al vigneto sperimentale dell’Università di Verona solleva preoccupazioni per la ricerca agricola, minacciando l’innovazione e il progresso nel settore vitivinicolo e oltre.
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Attacco vandalico a vigneto sperimentale a Verona: la condanna del senatore Luca De Carlo - Gaeta.it

A Verona, un atto vandalico ha scosso il mondo della ricerca agricola, colpendo il vigneto sperimentale dell’Università di Verona. Questo presso il comune di San Floriano Valpolicella, è stato inaugurato solo pochi mesi fa, tra cui la presenza del senatore Luca De Carlo, che non ha tardato a esprimere la sua forte condanna per l’accaduto. Questo episodio non è solo un danneggiamento di beni, ma mette in discussione anche gli sforzi, spesso faticosi, della comunità scientifica e degli agricoltori nella produzione di colture di qualità.

Un atto grave contro la ricerca agricola

Il senatore Luca De Carlo, membro del partito Fratelli d’Italia e presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, ha etichettato l’incidente come un “atto vigliacco” e un danno inaccettabile. La sua reazione evidenzia la preoccupazione per il futuro della ricerca nel settore agricolo, soprattutto per quanto riguarda le Tecnologie di Evoluzione Assistita che mirano a migliorare la resa e la qualità delle coltivazioni. Questi metodi innovativi sono cruciali per affrontare le sfide della produzione alimentare moderna, e il vandalismo rappresenta quindi un ostacolo significativo.

De Carlo ha fatto riferimento a eventi simili che si erano già verificati il trimestre scorso, esprimendo il timore che queste aggressioni possano avere effetti paralizzanti sui progressi scientifici. L’attacco al vigneto si configura come un passo indietro nel lungo cammino verso l’innovazione agricola, un settore già sotto pressione da molteplici fattori esterni, tra cui i cambiamenti climatici e le esigenze sempre più elevate di sostenibilità.

Ripercussioni per il futuro della viticoltura

Il senatore ha specificato che gli effetti dell’attacco al vigneto non riguardano solo le immediate perdite economiche. In particolare, ha messo in evidenza l’importanza della vite nella ricerca agricola: ottenere varietà di vitigni attraverso le TEA è un processo complesso e lungo, che di solito richiede decenni di lavoro. “Colpire un campo di riso vuol dire buttare 5 anni di ricerca, ma nel caso della vite ci troviamo davanti a un processo che può durare almeno vent’anni,” ha affermato, sottolineando il peso del crimine sulla comunità scientifica.

Questo attacco non è visto semplicemente come un’azione vandalica, ma come un attacco frontale a un sistema che si basa su innovazione e progresso. La risposta da parte delle istituzioni, secondo De Carlo, deve essere rapida e sostenuta, per garantire che simili eventi non impediscano il progresso delle nuove tecnologie agricole.

Sostegno per i ricercatori e modifiche normative

Nel suo intervento, De Carlo ha espresso piena solidarietà a tutti coloro che hanno investito energie e risorse in questo progetto di ricerca, affermando che tali atti non fermeranno l’avanzamento verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile. Ha promesso di collaborare con il Ministero dell’Ambiente per rimuovere l’obbligo di geo-localizzazione dei terreni dedicati all’implementazione delle colture TEA.

Questa misura è vista come fondamentale per garantire la trasparenza nelle ricerche agricole, evitando che diventino un obiettivo di attacchi inutili. De Carlo ha ribadito l’importanza della chiarezza e della sicurezza per la collettività, garantendo che i danneggiamenti alla proprietà collettiva non possano ostacolare gli sforzi vitali di miglioramento agronomico.

Le azioni future, secondo il senatore, dovranno mirare a creare un ambiente migliore per i ricercatori, supportando i progetti innovativi senza timori di intimidazioni. Questo tipo di impegno rappresenta una risposta necessaria per proteggere e promuovere la ricerca nel settore agricolo, essenziale per il futuro della produzione alimentare in questo periodo di crisi globale.

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