la diffusione della fake news
Dopo l’attentato, un profilo X, successivamente disattivato, ha attribuito l’aggressione a un presunto individuo chiamato ‘Mark Violets’. Il post riportava: “BREAKING – Il Dipartimento di Polizia di Butler ha confermato l’arresto di Mark Violets, identificandolo come l’autore degli spari a Trump e noto estremista antifa. Prima dell’attacco, ha pubblicato un video su YouTube annunciando che ‘la giustizia è in arrivo'”. Tuttavia, l’immagine associata alla falsa notizia raffigurava un giornalista sportivo che lavora per la Roma, completamente estraneo alla vicenda.
Reazioni in Italia e all’estero
In Italia, la notizia è stata prontamente riconosciuta come una fake news, ma all’estero la situazione è stata differente. La disinformazione si è diffusa rapidamente, rendendo necessarie rettifiche per smentire l’informazione completamente falsa che ha circolato in modo virale.
Impatto sulla reputazione del giornalista
Il giornalista coinvolto ha vissuto una situazione caotica, trovandosi suo malgrado al centro di una tempesta mediatica internazionale. Citato da emittenti televisive e siti web in tutto il mondo, il suo nome è stato associato erroneamente all’attentato a Trump, generando confusione e discredito.
Le conseguenze per il giornalista
Prima che il tweet fosse rimosso, ha ottenuto milioni di visualizzazioni, contribuendo alla diffusione dell’informazione falsa. Il giornalista, consapevole dell’accaduto, ha annunciato tramite il proprio profilo Instagram l’intenzione di intraprendere azioni legali per tutelare la propria reputazione e riportare la verità alla luce.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2024 da Sara Gatti