Attese per farmaci anticancro in Europa: tempi di accesso al trattamento in aumento

Attese per farmaci anticancro in Europa: tempi di accesso al trattamento in aumento

Attese Per Farmaci Anticancro Attese Per Farmaci Anticancro
Attese per farmaci anticancro in Europa: tempi di accesso al trattamento in aumento - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

La disponibilità di farmaci innovativi per il trattamento del cancro rappresenta una questione cruciale nella lotta contro questa malattia. Nel 2023, i tempi medi di attesa per accedere a nuove terapie in Europa sono aumentati, ponendo una seria sfida per i pazienti e i professionisti del settore. Questo articolo esplorerà nel dettaglio la situazione italiana in questo contesto, con un focus sulle richieste dell’Associazione italiana di oncologia medica per una riforma urgente dei processi di accesso ai farmaci anticancro.

Tempi di attesa per l’accesso ai farmaci anticancro in Europa

Nel 2023, il tempo medio necessario per la disponibilità dei nuovi farmaci anticancro in Europa si attesta a circa 559 giorni, corrispondente a circa 18 mesi. Questo dato segna un incremento di oltre un mese rispetto ai 526 giorni registrati nel 2022. In Italia, sebbene il sistema sanitario si dimostri leggermente più rapido della media europea, i pazienti oncologici devono attendere circa 417 giorni, quasi 14 mesi. Questa situazione è allarmante se si considera che in Germania, il Paese leader in questa classifica, l’attesa è di soli 93 giorni.

La disparità di accesso ai farmaci innovativi tra i diversi Stati membri dell’Unione Europea è un problema evidente e necessita di un intervento tempestivo. I ritardi sono spesso attribuiti alla burocrazia, in particolare ai Prontuari terapeutici regionali , ancora in vigore in 12 Regioni italiane. L’Aiom, durante un’importante conferenza stampa al Congresso della Società europea di oncologia medica a Barcellona, ha sottolineato l’urgenza di riformare questi sistemi per migliorare l’accesso ai trattamenti salvavita.

La necessità di abolire i prontuari terapeutici

Francesco Perrone, presidente dell’Aiom, ha evidenziato come l’attuale passaggio tra il deposito del dossier di autorizzazione presso l’Agenzia europea dei medicinali e la disponibilità effettiva dei farmaci in Italia possa richiedere fino a 14 mesi. Nonostante questo tempo si sia ridotto rispetto a 5-10 anni fa, quando superava i 24 mesi, resta inaccettabilmente lungo per i pazienti che necessitano di trattamenti tempestivi.

La richiesta dell’Aiom è chiara: è fondamentale abolire i Prontuari terapeutici regionali per garantire una disponibilità immediata delle terapie anticancro. Attualmente, l’inserimento di un farmaco nei prontuari è solo il primo passaggio, e ulteriori ritardi possono insorgere durante la fase di approvazione per l’inclusione nei prontuari ospedalieri. Questa situazione riflette una necessità urgente di riconsiderare l’intero processo burocratico, consentendo l’accesso immediato ai farmaci dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

La collaborazione con l’agenzia italiana del farmaco

Per migliorare la situazione, Perrone ha suggerito di instaurare una collaborazione più forte con l’Agenzia italiana del farmaco . Durante la conferenza, il presidente dell’Aifa, Robert Giovanni Nisticò, ha concordato sull’importanza di garantire procedure rapide, rigorose ed efficienti per l’autorizzazione e il rilascio dei farmaci. Viene sottolineata la necessità di fornire ai pazienti l’accesso rapido alle innovazioni terapeutiche, pur mantenendo elevati standard di sicurezza e qualità.

Inoltre, l’attenzione si è concentrata sui lunghi tempi richiesti per l’approvazione degli studi clinici in Italia. Questi ritardi non solo ostacolano l’introduzione di nuove terapie, ma limitano la competitività dei centri italiani rispetto a quelli di altri Paesi. Nonostante le regolamentazioni esistenti, le difficoltà burocratiche continuano a rallentare i processi di sperimentazione, riducendo le opportunità per pazienti e ricercatori.

L’impatto delle sperimentazioni cliniche

Le sperimentazioni cliniche sono vitali per il progresso della ricerca oncologica, e nel 2022, l’Aifa ha autorizzato circa 663 nuovi trial, di cui quasi il 40% legati all’oncologia. Partecipare a studi clinici consente a migliaia di pazienti affetti da tumori di accedere a trattamenti innovativi prima che siano disponibili sul mercato, aumentando le loro possibilità di guarigione e migliorando la qualità della vita.

Il valore economico di questi studi è significativo: ogni euro investito in sperimentazioni cliniche produce quasi tre euro di ritorno per il Servizio sanitario nazionale, grazie ai costi evitati per le terapie e per le prestazioni diagnostiche. La partecipazione a trial clinici consente non solo di accedere a trattamenti avanzati, ma anche di produrre economico beneficio per il sistema sanitario.

Campagne di screening e prevenzione

In aggiunta all’accesso ai farmaci, i programmi di screening giocano un ruolo cruciale nella prevenzione e nella diagnosi precoce del cancro. Saverio Cinieri, presidente della Fondazione Aiom, ha evidenziato che nel 2023, il 55% delle donne ha eseguito mammografie per la diagnosi precoce del carcinoma mammario, e il 35% della popolazione over 50 ha effettuato esami per il cancro del colon retto. Tuttavia, nonostante questi miglioramenti, occorre intensificare la sensibilizzazione e facilitare l’accesso alle nuove tecnologie per aumentare il numero di cittadini coinvolti negli screening.

Le direttive europee richiedono che entro il 2025 il 90% delle persone idonee possa sottoporsi a screening per tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto. È fondamentale che le istituzioni si impegnino a rispettare tali obiettivi e a garantire che tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro regione, abbiano accesso ai necessari esami di prevenzione.

Nell’ambito dell’industria oncologica, la cooperazione tra enti e professionisti sarà determinante per migliorare l’accesso alle terapie e ridurre i tempi di attesa, affinché ogni paziente possa avere una chance reale di ottenere la migliore assistenza possibile nella battaglia contro il cancro.

  • Elisabetta Cina

    Elisabetta è una talentuosa blogger specializzata in attualità, con un occhio critico sui temi caldi del momento. Laureata in comunicazione, ha trasformato la sua passione per il giornalismo in una carriera online, creando un blog di successo che esplora e discute le ultime tendenze in politica, società e cultura. Conosciuta per il suo approccio analitico e la capacità di sintesi, Elisabetta attira lettori che cercano una prospettiva affilata e ben informata sugli eventi mondiali. Attraverso il suo blog, offre non solo notizie, ma anche approfondimenti e riflessioni che stimolano il dialogo e la comprensione.

    Visualizza tutti gli articoli
Change privacy settings
×