Attivisti provano a consegnare il premio "Pinocchio dell'anno" al presidente Fugatti: un episodio curioso in Trentino

Attivisti provano a consegnare il premio “Pinocchio dell’anno” al presidente Fugatti: un episodio curioso in Trentino

Attivisti di Centopercentoanimalisti consegnano il premio “Pinocchio dell’anno” al presidente Fugatti per denunciare la detenzione dell’orsa Gaja, evidenziando la distanza tra politica e istanze ambientaliste.
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Attivisti provano a consegnare il premio "Pinocchio dell'anno" al presidente Fugatti: un episodio curioso in Trentino - Gaeta.it

Questa mattina, una delegazione del movimento Centopercentoanimalisti ha cercato di consegnare il premio “Pinocchio dell’anno” al presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti. L’azione si è svolta in piazza Dante, di fronte al palazzo della regione Trentino Alto Adige, dove è stata convocata una seduta del Consiglio provinciale. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di passanti, impiegati pubblici e politici presenti, sollevando curiosità e sorprendente interesse.

L’azione degli attivisti in piazza Dante

Il gruppo di attivisti si è radunato in piazza Dante con la speranza di avere un incontro diretto con il presidente Fugatti. L’evento non si è limitato a una semplice consegna di un premio, ma ha voluto evidenziare una problematica sentita da molti. Secondo le dichiarazioni rilasciate dai membri del movimento, l’azione goliardica ha avuto l’intento di stigmatizzare comportamenti che ritengono poco rispettosi nei confronti degli animali. La premiazione non è stata vista solo come una manifestazione humoristica, ma quale strumento per richiamare l’attenzione sulla questione dell’orsa Gaja, attualmente detenuta al Casteller.

La questione dell’orsa Gaja

Il premio conferito a Fugatti è legato alla sua promessa di trasferire Gaja, un’orsa rimasta in cattività, in un santuario in Germania. La scelta dell’orso come simbolo di questa protesta è stata dettata dalla sensibilità del movimento verso la condizione degli animali selvatici in cattività. Infatti, i Centopercentoanimalisti non hanno apprezzato il fatto che Gaja continui a rimanere prigioniera nella struttura del Casteller, non rispettando così le esigenze di libertà dell’animale. La questione ha sollevato un dibattito pubblico significativo, toccando nervi scoperti su come vengono gestiti gli habitat degli animali in Trentino.

La reazione del presidente Fugatti

Le reazioni del presidente Fugatti all’azione degli attivisti sono state poco calorose. Dalla nota del movimento si apprende che Fugatti ha più volte tentato di evitare un confronto diretto con i manifestanti, approfittando di una porta posteriore per allontanarsi. Questo comportamento ha alimentato ulteriormente le polemiche, mettendo in evidenza la distanza percepita tra i politici e le istanze ambientaliste. Tali azioni contribuiscono ad aumentare la discussione pubblica riguardo il trattamento degli animali e il ruolo delle istituzioni nella protezione dei diritti degli esseri viventi.

L’episodio odierno non solo ha messo in luce la questione dell’orsa Gaja, ma ha anche evidenziato un aspetto della politica locale e la necessità di un dialogo costruttivo tra istituzioni e gruppi di attivisti. La manifestazione è un chiaro esempio di come la sensibilità verso i temi ambientali e animali possa portare a situazioni di confronto diretto tra cittadini e rappresentanti istituzionali.

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