Attività culturali dell'Università della Terza Età dell'Aquila: un viaggio nella storia

Attività culturali dell’Università della Terza Età dell’Aquila: un viaggio nella storia

L’Università della Terza Età dell’Aquila organizza il 9 aprile una conferenza sulla storia locale, esplorando la fine dell’autonomia comunale e l’importanza del Castello, promuovendo dibattiti intergenerazionali.
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Attività culturali dell'Università della Terza Età dell'Aquila: un viaggio nella storia - Gaeta.it

Nel cuore di L’Aquila, l’Università della Terza Età sta attirando sempre più l’attenzione degli appassionati di cultura con eventi che stimolano la riflessione e il dibattito. Il prossimo evento di rilievo avrà luogo mercoledì 9 aprile alle 16.00, presso la Sala Ipogea del Consiglio Regionale dell’Abruzzo. Il tema della conferenza sarà “La fortezza e la prigione. La fine dell’aquilana ‘Libertas’ e la costruzione del Castello”. Un’opportunità per esplorare un capitolo cruciale della storia locale.

Un incontro sulla storia di L’Aquila

Il relatore della conferenza sarà il dott. Mauro Congeduti, il quale guiderà i partecipanti in un’analisi approfondita della storia aquilana, focalizzandosi sulla perdita delle autonomie comunali e sull’importanza della fortezza spagnola. Questo edificio, simbolo di potere e controllo, rappresenta anche un cambiamento epocale per la città. Congeduti, esperto della storia locale, porterà il pubblico a riflettere su come questi eventi abbiano influenzato l’identità e la cultura aquilana nel corso dei secoli.

Il convegno si propone non solo di informare, ma di stimolare conversazioni e interazioni tra i partecipanti, che avranno l’opportunità di porre domande e condividere le proprie impressioni. La scelta di un tema così rilevante per la storia locale dimostra l’impegno dell’Ute di rendere accessibili e comprensibili argomenti complessi, promuovendo un dibattito che coinvolge diverse generazioni.

Programma settimanale ricco di eventi

L’appuntamento del 9 aprile si inserisce in una settimana particolarmente intensa per l’Ute dell’Aquila, che ha già visto un’altra iniziativa significativa. Recentemente, i membri del gruppo hanno visitato il Museo Nazionale d’Abruzzo per un’esperienza culturale immersiva. Questa visita, molto apprezzata, ha permesso ai partecipanti di approfondire il legame con il patrimonio artistico e storico della città, creando un’importante occasione di confronto e di apprendimento.

In aggiunta, la direttrice del museo, dott.ssa Federica Zalabra, è stata relatrice in un evento precedente organizzato dall’Ute, contribuendo a fare il punto sulla rilevanza delle sorprese che L’Aquila ha da offrire. Il suo intervento ha catturato l’attenzione di molti, confermando l’interesse per le tematiche culturali e storiche che l’Ute affronta.

Il ruolo dell’Ute nel panorama culturale aquilano

L’Università della Terza Età dell’Aquila si distingue come un attore importante nel promuovere l’educazione continua e la cultura nella città. Non solo organizza eventi formativi, ma favorisce anche un confronto intergenerazionale, creando spazi per la riflessione e il dialogo. Le attività proposte si rivolgono a un pubblico variegato, rendendo accessibili argomenti che spaziano dalla storia locale a temi più ampi.

Grazie alla passione dei suoi membri e al sostegno di esperti del settore, l’Ute dell’Aquila riesce a coinvolgere la comunità, fungendo da ponte tra diverse generazioni e sotto-culture. Ogni incontro rappresenta un’opportunità non solo per apprendere, ma anche per socializzare e costruire relazioni, contribuendo così a una vita culturale più vibrante e partecipativa nella città.

Con eventi ben strutturati e un programma ricco di proposte, l’Ute dell’Aquila continua a dimostrare il proprio valore, offrendo alla comunità occasioni di crescita e approfondimento. La conferenza del 9 aprile rappresenta un’altra tappa importante in questo cammino.

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