Un evento naturale affascinante e potenzialmente distruttivo come l’Etna continua a mantenere alta l’attenzione, soprattutto dopo l’ultima fase di attività intensa che ha avuto inizio il 4 luglio. L’emissione di nubi vulcaniche ha costretto alla sospensione delle operazioni aeree all’aeroporto di Catania, creando disagi ai viaggiatori. Tuttavia, la situazione appare in miglioramento, con la ripresa graduale dei voli programmata per questa sera.
L’ultima fase di attività vulcanica dell’Etna
Dettagli sull’attività parossistica
La fase più intensa dell’attività vulcanica dell’Etna si è evidenziata attraverso eventi stromboliani che si sono trasformati in una spettacolare fontana di lava, accompagnata dall’emissione di una nube vulcanica che ha toccato i 8 chilometri di altezza. Questo ribollire di energia e materia magmatica ha destato preoccupazioni e meraviglia contemporaneamente. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , l’attività della fontana di lava ha mostrato segnali di diminuzione fino a esaurirsi del tutto intorno alle 10:15 di oggi. Nonostante ciò, il tremore interno del vulcano rimane su livelli medio-alti, segnalando una continua instabilità del complesso vulcanico.
Durante l’ultimo evento, è stato osservato un piccolo trabocco di lava dall’orlo del cratere Bocca Nuova, la cui grandezza non è facilmente stimabile a causa della nuvolosità presente nella zona superiore del vulcano. Questo tipo di attività, tipico dell’Etna, sottolinea la continua dinamica dell’ecosistema vulcanico e l’importanza di monitorarne i cambiamenti.
Gli effetti sull’aeroporto di Catania
Ripresa delle operazioni di volo
La coltre di polvere vulcanica ha costretto l’aeroporto di Catania a sospendere le operazioni di volo, creando notevoli inconvenienti per passeggeri e compagnie aeree. Tuttavia, dopo le dovute valutazioni sulla situazione di sicurezza, la SAC, società che gestisce lo scalo, ha comunicato che le operazioni di volo riprenderanno a partire dalle 18:00. Il piano prevede una ripresa graduale: inizialmente saranno consentite solo le partenze, con gli arrivi ripristinati solo a partire dalle 20:00, e la massima libertà di movimento per tutti i voli attesa per le 22:00.
Queste misure sono necessarie per garantire la sicurezza dei voli e la bonifica delle infrastrutture, in modo da assicurare che i passeggeri possano riacquistare la normalità nel minor tempo possibile. Le autorità aeroportuali restano comunque vigili, monitorando continuamente le condizioni vulcaniche e la visibilità per evitare complicazioni future.
Monitoraggio e evoluzione del tremore vulcanico
Sviluppo sismico e infrasonico
Dall’analisi del tremore vulcanico, si è segnalato un picco di attività sismica tra le 04:30 e le 10:00, con un successivo calo che ha portato i valori a stabilizzarsi su livelli alti, ma decrescenti. I sismografi hanno registrato le sorgenti del tremore in un’area specifica del cratere di Voragine, a circa 2.400 metri di altitudine. Contestualmente, anche l’attività infrasonica ha mostrato un forte decremento, sia nel numero che nell’ampiezza degli eventi rilevati, indicando un potenziale rilascio di pressione all’interno del vulcano.
Questo monitoraggio accresce la comprensione della complessità del vulcano e delle sue dinamiche. Infatti, la capacità di tenere sotto controllo tali attività è fondamentale per garantire la sicurezza della popolazione e dei visitatori nella zona circostante l’Etna. Gli esperti continuano a mantenere alta l’attenzione, fornendo report dettagliati per informare e rassicurare i cittadini.
Rimanete aggiornati su ulteriori sviluppi riguardanti l’Etna e le sue conseguenze per il territorio circostante.