Aumenta il numero di ultraottantenni in Veneto: un fenomeno da gestire con attenzione

Aumenta il numero di ultraottantenni in Veneto: un fenomeno da gestire con attenzione

Il Veneto registra un aumento della popolazione ultraottantenne, con 382.906 individui, evidenziando sfide per i servizi e l’assistenza agli anziani in un contesto di calo demografico generale.
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Aumenta il numero di ultraottantenni in Veneto: un fenomeno da gestire con attenzione - Gaeta.it

Il Veneto sta registrando un incremento significativo della popolazione ultraottantenne, che oggi conta 382.906 individui, rappresentando il 7,6% della popolazione regionale. Questo dato, che riflette l’andamento demografico del territorio, è emblematico di un cambiamento in atto, evidenziato dallo Spi Cgil veneto attraverso l’analisi dei dati Istat. Con un aumento di 76.700 ottuagenari rispetto ai 306.202 degli ultimi dieci anni, il trend demografico si colloca in un contesto di calo complessivo degli abitanti del Veneto, che ha perso 53.500 residenti in questo stesso periodo.

Crescita della popolazione anziana nelle province venete

Tra le province venete, Belluno si distingue per la maggior concentrazione di “grandi anziani”, con 17.753 individui che corrispondono a quasi il 9% dell’intera popolazione provinciale. Questo rappresenta un aumento del 14% rispetto a dieci anni fa. Venezia occupa il secondo posto, con un 8,6%, passando da 56.277 a 70.166 ultraottantenni . Rovigo si posiziona al terzo posto con una quota dell’8,5%, evidenziando un incremento del 3,8% nel medesimo intervallo temporale.

Le altre province, come Verona e Treviso, registrano percentuali simili, mentre il Vicentino spicca per un incremento del 31% di anziani. Questi dati non solo riflettono l’allungamento dell’aspettativa di vita, ma segnano anche una sfida per le istituzioni nel fornire servizi adeguati a questa fascia della popolazione.

I comuni più significativi in termini di popolazione ultraottantenne

Analizzando i singoli comuni, Cibiana di Cadore emerge con una percentuale sorprendente: il 15,3% degli abitanti ha più di 80 anni, nonostante la popolazione totale sia relativamente limitata. Al secondo posto troviamo Pedemonte in provincia di Vicenza, con il 13,4%, seguito da Lamon e Voltago Agordino, entrambe in provincia di Belluno, rispettivamente al 13% e 12,4%. Diversamente, comuni come Zermeghedo e Massanzago presentano percentuali più basse , evidenziando una popolazione più giovane.

Questo spaccato del Veneto dimostra che la distribuzione degli ultraottantenni varia significativamente da un comune all’altro, evidenziando la necessità di politiche di assistenza e servizi in grado di rispondere alle esigenze locali.

Le sfide nel gestire l’incremento degli ultraottantenni

Massimo Cestaro, membro della segreteria dello Spi Cgil del Veneto, evidenzia come l’allungamento dell’aspettativa di vita sia un fenomeno positivo, ma che richiede un’attenzione particolare, specialmente in ambito sanitario territoriale. Un aspetto critico è l’assistenza agli anziani, poiché il 40% di loro risulta parzialmente o totalmente non autosufficiente.

Inoltre, l’isolamento è un problema che colpisce in particolare le aree più isolate del Bellunese e del Rodigino, ma anche le grandi città, che hanno visto una riduzione dei negozi di vicinato, punti di riferimento per gli anziani. Sono necessari progetti mirati per affrontare le problematiche legate all’invecchiamento attivo, richiedendo risorse significative e un dialogo costante tra la Regione e le realtà associative.

Infine, Cestaro sottolinea l’importanza di gestire la transizione tecnologica, che può marginalizzare ulteriormente la popolazione anziana. La creazione di iniziative inclusive sarà fondamentale per evitare che questa importante fetta di popolazione si senta ulteriormente messa da parte. Le sfide da affrontare sono molteplici, ma possono portare un miglioramento nella vita degli ultraottantenni in Veneto.

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