Aumenti bollette della luce nel 2025: le novità per i clienti vulnerabili

Aumenti bollette della luce nel 2025: le novità per i clienti vulnerabili

Nel primo trimestre del 2025, i costi dell’energia per i clienti vulnerabili aumenteranno del 18,2%, influenzando milioni di famiglie italiane già provate da crisi economiche e inflazione.
Aumenti bollette della luce ne Aumenti bollette della luce ne
Aumenti bollette della luce nel 2025: le novità per i clienti vulnerabili - Gaeta.it

Nel primo trimestre del 2025, i costi per l’energia elettrica destinati al cliente tipo vulnerabile, servito in regime di Maggior Tutela, subiranno un incremento del 18,2%. Questa notizia, comunicata dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente , porta a un cambiamento significativo che affliggerà le tasche di milioni di famiglie italiane. Nonostante l’aumento, si stima che la spesa annuale per l’utente vulnerabile nella Maggior Tutela si attesti attorno ai 523 euro, una cifra comunque inferiore del 2,1% rispetto ai 534 euro del periodo precedente.

Chi sono i clienti vulnerabili

I clienti vulnerabili, definiti dalle normative vigenti, comprendono le fasce più deboli della popolazione. Queste includono, tra l’altro, persone di età superiore ai 75 anni, beneficiari di bonus sociale, soggetti con disabilità secondo l’articolo 3 della L. 104/92, residenti in moduli abitativi d’emergenza, e coloro che utilizzano apparecchiature salvavita. Dal primo luglio scorso, il servizio di Maggior Tutela è disponibile esclusivamente per queste persone.

Attualmente, circa 3,4 milioni di clienti possono accedere a questa forma di tariffazione. È importante notare che tutti i clienti vulnerabili, anche quelli che attualmente beneficiano del mercato libero, hanno il diritto di passare a Maggior Tutela. Questa possibilità consente loro di proteggersi maggiormente dalle fluttuazioni del mercato, offrendo una sorta di sicurezza in un contesto economico incerto.

Le cause dell’aumento delle bollette

Mentre l’adeguamento delle tariffe porta inevitabilmente a cambiamenti nella vita quotidiana dei cittadini, le ragioni che hanno portato a questi aumenti sono diverse e complesse. Due fattori principali emergono come determinanti: le tensioni geopolitiche in aree strategiche e l’impatto delle fluttuazioni stagionali sui prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica. Questi ultimi sono influenzati in gran parte dai costi del gas naturale, che tendono a salire in previsione della stagione invernale.

Le componenti specifiche che incidono sul costo finale delle bollette evidenziano come la spesa principale sia legata ai costi di acquisto dell’energia elettrica, che aumentano complessivamente del 16%. A questi si aggiungono i costi di dispacciamento, che registrano un incremento del 2,4%.

Nel calcolo delle bollette, anche le variazioni degli oneri generali di sistema e dei costi del trasporto e gestione del contatore hanno un peso. Infatti, gli oneri generali di sistema mostrano una diminuzione del 2,7%, mentre le spese per il trasporto e la gestione del contatore evidenziano un aumento del 2,5%.

Confronto con il passato e previsioni future

Analizzando i dati attuali, il costo dell’energia per i clienti vulnerabili rimane al di sotto dei livelli precedentemente registrati. Tuttavia, l’aumento dei costi solleva preoccupazioni rispetto al potere d’acquisto delle famiglie italiane, già provate da crisi economiche e inflazione. Per i cittadini che sopravvivono con budget ridotti, ogni aumento rappresenta un ulteriore fardello.

Le previsioni per il futuro rimangono incerte. La stabilizzazione delle tensioni geopolitiche, unitamente a una gestione più efficiente delle risorse energetiche, sarà cruciale per moderare i prezzi. In attesa di sviluppi, i consumatori devono rimanere informati e valutare le opzioni disponibili, tra cui il passaggio a tariffe più favorevoli che possano garantire una protezione adeguata contro le fluttuazioni del mercato energetico.

Ultimo aggiornamento il 27 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

Change privacy settings
×