Aumenti dei prezzi all'ingrosso: focus su uova, farina e burro in vista del Carnevale

Aumenti dei prezzi all’ingrosso: focus su uova, farina e burro in vista del Carnevale

Aumenti significativi nei prezzi all’ingrosso di uova e burro, influenzati da fattori esterni come l’influenza aviaria, mentre la farina di grano tenero mantiene una stabilità positiva per le aziende dolciarie.
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Aumenti dei prezzi all'ingrosso: focus su uova, farina e burro in vista del Carnevale - Gaeta.it

I dati relativi ai prezzi all’ingrosso dei principali ingredienti utilizzati nell’industria dolciaria rivelano un quadro complesso per il 2025, con aumenti significativi che incidono sulle strategie di approvvigionamento. Le informazioni fornite dalla Borsa Merci Telematica Italiana in occasione delle festività del Carnevale mostrano chiaramente l’impatto di fattori esterni come l’influenza aviaria e l’andamento della domanda di mercato.

Caro uova: aumento dei prezzi e impatti dell’influenza aviaria

Negli ultimi mesi, il prezzo delle uova ha subito una crescita marcata, registrando un incremento del 25% rispetto allo scorso anno. A partire da settembre 2024, i costi hanno iniziato a salire, raggiungendo il loro picco all’inizio del 2025. Nelle prime due settimane di febbraio, il prezzo delle uova provenienti da allevamenti a terra di taglia L ha toccato i 2,25 euro al chilo, un valore anche se inferiore del 7,4% rispetto ai livelli del 2023. Questo aumento dei prezzi è in parte attribuibile all’emergere di focolai di influenza aviaria che hanno colpito diversi allevamenti, soprattutto in Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna. L’abbattimento delle galline ovaiole ha portato a una diminuzione della produzione e, di conseguenza, alla riduzione della disponibilità di uova sul mercato.

Le conseguenze di questo fenomeno si fanno sentire non solo sui prezzi, ma anche sulle strategie di acquisto delle aziende dolciarie, che devono rivedere le loro forniture in un contesto di maggiore incertezza. Inoltre, il trend rialzista potrebbe continuare se le problematiche sanitarie dovessero persistere o aggravarsi ulteriormente. È evidente che le aziende dovranno affrontare una sfida non indifferente nel mantenere la competitività di fronte a questi aumenti.

Stabilità della farina di grano tenero: un aspetto positivo nel mercato

Diversamente dalla situazione delle uova, il prezzo della farina di grano tenero ha mantenuto una stabilità sorprendente, segnando una diminuzione del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un calo del 12,4% rispetto al 2023. Tale stabilità è significativa, specialmente considerando gli aumenti recenti nella quotazione dei grani teneri e l’impatto crescente dei costi energetici. Grazie a questa situazione, le aziende dolciarie possono gestire meglio i costi di produzione e mantenere i prezzi dei loro prodotti sotto controllo.

Questa stabilità è fondamentale anche per il settore della panificazione e della pasticceria, dove la farina rappresenta un ingrediente chiave. Le aziende, di conseguenza, possono pianificare le proprie attività senza dover affrontare notevoli fluttuazioni nel costo delle materie prime. Questo scenario permette ora di ottimizzare le scorte e ridurre i rischi associati alle variazioni di prezzo.

Burro: un rialzo sostenuto ma con rallentamenti nel 2025

Il mercato del burro presenta una dinamicità particolare, con aumenti significativi dei prezzi che sono stati registrati nel 2024. A metà febbraio 2025, il prezzo del burro pastorizzato ha mantenuto un valore di 5,33 euro al chilo, rappresentando una crescita del 48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tuttavia, il ritmo di crescita ha subito un rallentamento, dovuto a una riduzione della produzione su scala comunitaria.

Questo cambiamento nei prezzi è dovuto non solo alla domanda interna, ma anche a una crescente richiesta da parte dei mercati esteri, con particolare riferimento ai formaggi stagionati come Parmigiano Reggiano e Grana Padano, che hanno spinto verso l’alto le quotazioni del latte fresco, il quale ha raggiunto i 54,91 euro al chilo. Gli operatori del settore stanno così valutando attentamente le proiezioni future per quanto riguarda i costi di produzione, cercando vie alternative per contenere gli aumenti inevitabili.

Il contesto competitivo all’interno dell’industria dolciaria sarà oggetto di monitoraggio costante in un periodo caratterizzato da queste oscillazioni di prezzo, che continueranno ad avere un impatto sulla pianificazione e sulle strategie di mercato. La capacità delle aziende di adattarsi a questi mutamenti sarà cruciale per il loro successo nei prossimi mesi.

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