Aumento allarmante delle zoonosi in Italia: report 2023 evidenzia trend preoccupanti

Aumento allarmante delle zoonosi in Italia: report 2023 evidenzia trend preoccupanti

Il report 2023 sulle infezioni zoonotiche in Italia evidenzia un aumento preoccupante di listeriosi e Campylobacter, nonostante una diminuzione generale dei casi, richiedendo misure preventive urgenti.
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Aumento allarmante delle zoonosi in Italia: report 2023 evidenzia trend preoccupanti - Gaeta.it

Un’analisi approfondita delle infezioni zoonotiche in Italia svela un quadro complesso e allarmante. Secondo il report annuale ‘The European Union One Health 2023 Zoonoses Report‘, pubblicato dall’Efsa e dall’Ecdc , in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, emergono dati significativi sullo stato delle zoonosi in Italia e nell’Unione Europea tra il 2019 e il 2023. Nonostante una diminuzione apparente dei casi di alcune infezioni, l’aumento dei focolai di listeriosi e altre malattie infettive solleva preoccupazioni tra esperti e autorità sanitarie.

I numeri inquietanti delle zoonosi

Il periodo analizzato dal report mette in evidenza un incremento allarmante dei casi di listeriosi, malattia infettiva causata dal batterio Listeria monocytogenes, che continua a rappresentare una delle maggiori sfide per la sanità pubblica. I dati rivelano un incremento dei focolai epidemici, nonostante una riduzione del numero di casi segnalati nel 2022, quando si erano registrati focolai di grande entità. In parallelo, gli esperti segnalano un calo drastico del 112% delle infezioni da West Nile Virus, evidenziando una certa variabilità nell’andamento delle diverse zoonosi.

La salmonellosi, invece, si conferma come la malattia zoonotica più importante in Italia, con 3.333 segnalazioni registrate nel 2023. Sebbene questo numero rappresenti una diminuzione rispetto agli anni precedenti, la sua incidenza è ancora superiore a quella di altre zoonosi, con un tasso di 5,6 casi ogni 100.000 abitanti, rispetto ai 6,1 casi per 100.000 del 2022. Questi numeri suggeriscono un miglioramento, ma invitano anche a una valutazione più attenta sul controllo di questa malattia.

Focolai epidemici: una mappa preoccupante

Nel 2023, si sono registrati 171 focolai epidemici di origine alimentare in Italia. Questo dato rappresenta il 3,0% di tutti i focolai registrati nell’Unione Europea. Questi focolai hanno coinvolto un totale di 1.271 casi umani, con un numero significativo di ricoveri, ampiamente distribuiti e che ha portato anche a tre decessi. La presenza di così tanti focolai alimentari sottolinea la necessità urgente di misure preventive e di monitoraggio nell’intera catena alimentare.

Negli ultimi dieci anni, i focolai epidemici sono aumentati in modo statisticamente significativo. La Salmonella emerge come l’agente patogeno responsabile della maggior parte di queste epidemie, seguita da casi di norovirus. Listeria monocytogenes, anche essa identificata come agente patogeno in certe epidemie, è stata direttamente correlata ai decessi registrati. Questo invita a riflessioni dettagliate sulle modalità di tracciamento e gestione delle epidemie e sull’importanza di una rapida identificazione degli agenti patogeni per contenere la diffusione delle malattie.

Drammatico aumento delle infezioni da Campylobacter

Un dato preoccupante emerso dal report è l’impennata delle infezioni da Campylobacter, la zoonosi più notificada a livello di Unione Europea. In Italia, nel 2023 si sono registrati 2.363 casi, un netto incremento rispetto ai 1.539 casi del 2022. Questa crescita indica la necessità di proporre strategie di prevenzione mirate e di sensibilizzazione sul rischio legato al consumo di alimenti contaminati, in particolare carne di pollame e prodotti non adeguatamente cotti.

Questa epidemia crescente di Campylobacter pone un’ulteriore sfida per le autorità sanitarie, che devono intervenire per garantire la sicurezza alimentare e limitare l’insorgenza di focolai epidemici. Inoltre, i dati richiedono ulteriore attenzione e ricerca per individuare le cause di questo aumento e migliorare le misure di controllo nella catena alimentare.

Il report quindi si configura come un documento cruciale per la salute pubblica, sottolineando l’importanza di monitorare costantemente le zoonosi e promuovere misure preventive efficaci per tutelare la salute della popolazione.

Ultimo aggiornamento il 19 Dicembre 2024 da Elisabetta Cina

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