Aumento degli ictus globali: la prevenzione si concentra su ipertensione e fattori ambientali

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Aumento degli ictus globali: la prevenzione si concentra su ipertensione e fattori ambientali - Fonte: Euronews | Gaeta.it

Un recente studio pubblicato sulla rivista Lancet Neurology ha rivelato un incremento preoccupante del numero di ictus a livello globale dal 1990. Tuttavia, l'Europa presenta un andamento differente, con una diminuzione dei casi. Le morti causate da ictus nel 2021 sono arrivate a circa 7,3 milioni in tutto il mondo, con 967.000 decessi solo in Europa. Lo studio suggerisce un ripensamento delle strategie preventive, focalizzando l’attenzione su fattori come l'ipertensione, lo stile di vita e l'inquinamento ambientale.

L'aumento degli ictus nel mondo

Dati globali sugli ictus

Il numero totale di casi di ictus nel mondo ha visto un’impennata, con circa 11,9 milioni di persone che ne sono state colpite nel 2021. La situazione è preoccupante, considerando che l'ictus è stato confermato come la terza causa di morte a livello globale, immediatamente dopo le malattie cardiache e il Covid-19. Questo incremento non è omogeneo, poiché i tassi variano significativamente in base al reddito delle nazioni.

Le aree a basso reddito presentano un’incidenza di ictus e tassi di mortalità più elevati rispetto ai paesi ad alto reddito. Il dottor Valery Feigin, capo del team di ricercatori, ha sottolineato che le attuali strategie preventive non seguono il passo dell’aumento di casi, suggerendo che occorre un ripensamento per migliorare l'efficacia delle campagne di prevenzione.

Fattori di rischio associati

Secondo lo studio, diverse categorie di fattori di rischio influenzano la comparsa di ictus, suddivisibili in metabolici, ambientali e comportamentali. I fattori metabolici rappresentano la causa principale, contribuendo al 68,8% dei casi. Tra questi, spiccano l'ipertensione, l’alto indice di massa corporea e il diabete. Gli alleati degli stili di vita poco salutari, come la scarsa attività fisica e una dieta ricca di zuccheri e acidi grassi omega-6, sono stati identificati come aggravanti.

Inquinamento atmosferico, fumo di sigaretta, e clima caldo sono fattori ambientali significativi che aumentano il rischio di ictus. Il caldo, in particolare, può aumentare la viscosità del sangue, favorendo la formazione di coaguli. Tuttavia, la gravità dei rischi varia a seconda delle regioni geografiche, mostrando un incremento preoccupante di ictus tra i giovani adulti nelle nazioni a basso reddito, soprattutto in Asia e Africa subsahariana.

La situazione in Europa

Trend di diminuzione degli ictus

Contrariamente alla tendenza globale, l'Europa ha registrato una diminuzione dei casi di ictus negli ultimi trent'anni. Le statistiche mostrano un calo del tasso di mortalità per ictus: del 68,3% in Europa occidentale, del 55,3% in Europa centrale e del 43,3% in Europa orientale. Tuttavia, le variazioni si evidenziano anche a livello nazionale, con risultati che vanno dall'1,8% di diminuzione nella Macedonia del Nord fino all'80,4% di abbattimento in Portogallo.

Le proiezioni sull'Unione Europea nel 2047 prevedono una diminuzione del 17% dei decessi per ictus, benché si preveda un aumento del 27% nella prevalenza dei casi dovuto all'invecchiamento della popolazione e ai miglioramenti della sopravvivenza post-ictus.

Principali fattori di rischio

In Europa, le ricerche identificano l'ipertensione e il colesterolo alto come i principali fattori di rischio, con l'inquinamento atmosferico che emerge tra le prime dieci minacce. La dott.ssa Catherine O. Johnson, coautrice dello studio, ha messo in evidenza il legame tra inquinamento atmosferico e cambiamenti climatici, sottolineando la necessità di azioni immediate per affrontare questa problematica.

L'Agenzia europea dell'ambiente ha avvertito che le politiche governative devono concentrarsi sul ridurre i rischi ambientali correlati all'ictus e ad altre malattie cardiovascolari. È essenziale intraprendere misure decisive, anche senza comprendere completamente tutti i percorsi causali dalla cattiva qualità dell'aria alle patologie cardiovascolari.

Strategia di prevenzione e formazione

In questo contesto, il dottor Feigin ha suggerito che una parte significativa del lavoro di prevenzione può essere delegata a infermieri e volontari sanitari. Lo sviluppo di piattaforme di teleassistenza può agevolare il contatto tra medici e pazienti, amplificando l’effetto delle campagne di prevenzione. Rafforzare le capacità della forza lavoro in salute e migliorare i sistemi di sorveglianza epidemiologica rappresentano passi fondamentali per colmare le lacune nei servizi dedicati all’ictus.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Armando Proietti

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