L’ipotesi di un incremento delle tariffe per i biglietti del trasporto pubblico a Roma sta sollevando un acceso dibattito tra pendolari, comitati e associazioni locali. Mentre si discute principalmente di un possibile aumento destinato ai turisti, gli utenti abituali dei mezzi pubblici della Capitale esprimono forti preoccupazioni. Questa situazione evidenzia non solo le difficoltà economiche che affrontano i cittadini, ma anche le criticità della gestione del servizio pubblico.
Le posizioni delle associazioni di pendolari
TUTraP-APS contro il rincaro
Una tra le voci più critiche è l’associazione TUTraP-APS, che evidenzia come il problema finanziario di ATAC potrebbe essere risolto senza gravare ulteriormente sulle spalle dei cittadini. Stando alle dichiarazioni dell’associazione, “è fondamentale recuperare i 22 milioni di euro mancanti per il nuovo contratto di servizio di ATAC.” Le stime dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma mostrano che il 35% dei passeggeri viaggia senza biglietto, causando un danno economico annuale di circa 90 milioni di euro per l’azienda di trasporto. TUTraP sostiene che affrontare l’evasione tariffaria dovrebbe essere la priorità , piuttosto che aumentare le tariffe per i cittadini che pagano regolarmente.
Proposte alternative per il Giubileo
L’associazione non si limita solo a criticare le possibili tariffe maggiorate, ma propone anche una strategia alternativa. Considerando gli aumenti previsti nel piano economico-finanziario di Cotral e l’extra gettito derivante dal Giubileo, TUTraP suggerisce che ATAC potrebbe incassare ulteriori 35 milioni di euro. In questo contesto, l’associazione suggerisce che la città dovrebbe offrirsi di garantire trasporto pubblico gratuito per i turisti religiosi durante il Giubileo in segno di accoglienza, invece di considerare modi per monetizzare la loro presenza.
La posizione dei comitati dei pendolari
Uniti contro l’aumento delle tariffe
I comitati dei pendolari della Roma Nord e della Roma Ostia Lido si uniscono al coro di opposizione. Attraverso un comunicato congiunto, esprimono preoccupazione per le scelte del Comune che sembrano andare contro la logica della mobilità sostenibile. “Da una parte si predica la mobilità sostenibile,” dichiarano, “dall’altra si propongono scelte che vanno nella direzione opposta, come l’aumento delle tariffe. Qual è la giustificazione per tale richiesta?” I comitati sottolineano che la qualità del servizio offerto è già insostenibile rispetto alle attuali tariffe.
Critiche ai servizi di ATAC
Le lamentele non si fermano qui. I pendolari mettono in evidenza le frequenti problematiche che affrontano, come ritardi nei mezzi, chiusure di stazioni, scale mobili ferme e l’assenza di tram. Nonostante ATAC abbia chiuso il suo bilancio in attivo, con un surplus di 11 milioni di euro e l’arrivo di fondi per il potenziamento del servizio, le aspettative dei pendolari rimangono critiche in vista di un possibile aumento delle tariffe.
Analisi del bilancio di ATAC
Dati sui ricavi e criticitÃ
Il bilancio 2023 di ATAC mostra un calo preoccupante. La riduzione della produzione dei chilometri percorsi è stata del 7,8%, con una diminuzione del 14% dei biglietti venduti rispetto al 2019 e un calo dell’8,6% degli abbonamenti annuali rispetto all’anno precedente. Attualmente, i ricavi dalla bigliettazione ammontano a 214 milioni di euro, corrispondenti solo al 20% degli incassi totali.
Il piano industriale di ATAC
Dallo studio del Piano industriale di ATAC emerge una previsione di crescita dei ricavi da traffico, con un incremento atteso che porterà i proventi da 237 milioni di euro nel 2023 a 335 milioni nel 2025. Tuttavia, questo aumento tariffario potrebbe contribuire solo con circa 16,57 milioni di euro, una cifra considerevolmente inferiore ai 22 milioni di euro necessari per il nuovo contratto di servizio. Questo quadro evidenzia come anche ATAC stia considerando un incremento dei costi per i passeggeri come possibile soluzione a un problema finanziario che la affligge.
Un futuro incerto per i pendolari romani si profila all’orizzonte, mentre il dibattito su come migliorare il servizio e contenere i costi continua a infiammare le discussioni pubbliche.