Aumento dei casi di Covid in Italia: +53,3% nell'ultima settimana secondo il monitoraggio dell'ISS

Aumento dei casi di Covid in Italia: +53,3% nell’ultima settimana secondo il monitoraggio dell’ISS

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Aumento dei casi di Covid in Italia: +53,3% nell'ultima settimana secondo il monitoraggio dell'ISS - Gaeta.it

Il recente monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute ha riportato un incremento significativo dei casi di Covid-19 in Italia. I dati rivelano un aumento del 53,3% dei nuovi contagi nell’ultima settimana, evidenziando come il virus continui a circolare attivamente nel bel paese, specialmente in un periodo estivo che tradizionalmente vede un incremento della mobilità e degli assembramenti. Il report esamina gli aspetti chiave della situazione epidemiologica nazionale, fornendo una visione completa delle ricadute del virus sulla popolazione.

Aumento dei nuovi casi di Covid-19

Nel periodo compreso tra il 18 e il 24 luglio 2024, l’analisi ha rilevato che i nuovi casi di Covid-19 sono aumentati da circa 9 mila a 13.672. Questo segnale di allerta è stato accolto dalle autorità sanitarie, che continuano a monitorare attentamente il trend. L’indice di trasmissibilità Rt, calcolato sulla base dei ricoveri ospedalieri, rimane stabilmente sopra la soglia epidemica, attestandosi al 15 luglio a 1,24, un valore leggermente superiore rispetto alla settimana precedente. La situazione si presenta quindi “stabile”, ma continua a destare preoccupazione tra gli esperti.

Inoltre, si osserva un aumento nelle ospedalizzazioni in area medica, con una percentuale che ha raggiunto il 2,4% della popolazione, corrispondente a 1.517 ricoverati. Le terapie intensive, al momento, mostrano una situazione più contenuta, con un incremento dello 0,4%. I dati suggeriscono un’attenzione particolare nei confronti delle fasce di età più avanzate, dove i ricoveri sono significativamente più elevati, testimoniando la vulnerabilità di queste categorie.

Ricoveri e mortalità per fasce d’età

Analizzando i tassi di ricovero per fascia d’età, i dati hanno evidenziato un tasso di 47 ricoveri ogni milione di abitanti tra gli 80 e 89 anni, e di 86 tra gli ultranovantenni. Per quanto riguarda le terapie intensive, i ricoveri in entrambe le categorie d’età si attestano a 1 su un milione, con un tasso di mortalità che segna 4 su un milione per la fascia 80-89 anni e 12 su un milione per gli over 90. Questi numeri sottolineano l’importanza di continua vigilanza e delle misure di protezione per le persone più anziane, che risultano il gruppo più colpito da complicazioni gravi legate alla malattia.

Il monitoraggio ha anche riportato un’incidenza complessiva di 23 casi di Covid-19 diagnosticati ogni 100.000 abitanti, un dato in lieve aumento rispetto alla settimana precedente dove si registrava un’incidenza di 15 casi per 100.000 abitanti. Tale situazione evidenzia un incremento della diffusione del virus, con la maggior parte delle Regioni e Province autonome che riportano un aumento dei casi.

Distribuzione geografica e varianti

Esaminando la distribuzione geografica dei nuovi casi, si osserva che la Campania è la regione con l’incidenza più alta, 45 casi per 100.000 abitanti. Al contrario, le Marche si attestano come la regione con l’incidenza più bassa, con soli 2 casi per 100.000 abitanti. Le analisi mostrano un aumento del tasso di incidenza settimanale nelle fasce di età più avanzate; tuttavia, la mediana d’età alla quale viene effettuata la diagnosi è di 60 anni, mostrando un leggero calo rispetto alla settimana precedente. Le reinfezioni, che costituiscono una parte significativa dei nuovi casi, incidono per circa il 48% delle diagnosi totali, con un leggero decremento rispetto alla settimana passata.

Infine, riguardo alle varianti del virus SarsCov2, il sequenziamento effettuato dalla piattaforma nazionale I-Co-Gen mette in luce la co-circolazione di diverse sottovarianti di JN1. Si è registrato un incremento nel sequenziamento della variante KP.3.1.1, recente oggetto di attenzione a livello internazionale per il suo potenziale ruolo nell’aumento della circolazione del virus nel territorio. Gli specialisti invitano a mantenere alta la guardia e a continuare a vaccinarsi per contenere la diffusione delle varianti e proteggere le popolazioni a maggior rischio.

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