La salute mentale in Trentino sta vivendo un momento difficile, con un incremento significativo dei disturbi psichici, soprattutto tra i giovani adulti. L’assessore alla salute Mario Tonina ha fornito dati allarmanti in risposta a un’interrogazione della consigliera provinciale Mariachiara Franzoia, rivelando l’urgente necessità di affrontare la questione per garantire il benessere psicologico della popolazione.
L’incremento dei disturbi psichici nei giovani adulti
L’analisi del periodo 2015-2023 ha evidenziato un aumento costante dei disturbi emotivi, in particolare tra i giovani tra i 18 e i 24 anni. Le nuove diagnosi di disturbi psichici nei servizi sanitari trentini sono passate da 216 a ben 472 per questa fascia d’età, segno di un allarmante deterioramento della salute mentale giovanile. Anche altre categorie di età mostrano un trend crescente, con i giovani adulti che vedono un aumento delle diagnosi da 306 a 501. Questo fenomeno solleva interrogativi sulle cause che stanno portando a una simile escalation, comprese le pressioni sociali, l’uso dei social media e lo stress legato agli studi e al lavoro.
Utenti psichiatrici in continuo aumento
Nel complesso, il numero degli utenti in carico ai servizi di salute mentale sta crescendo. Nel 2015, la provincia contava 7.738 pazienti seguiti, cifra che è arrivata a 8.718 nel 2022. Questo dato è preoccupante, non solamente per l’aumento dei casi, ma anche per le implicazioni che ha sulla qualità dei servizi offerti e sulla capacità del sistema sanitario di gestire un numero elevato di pazienti. I dati rivelano che circa il 60% degli utenti non permane nel servizio dopo un anno dal primo accesso, suggerendo che molti si trovano in condizioni migliorate o addirittura guariti. Tuttavia, la variabilità nella durata del trattamento indica che coloro che restano in cura tendono ad avere quadri clinici più complessi e gravi.
Andamento dei suicidi in Trentino
Sul versante della prevenzione, i dati relativi ai suicidi in Trentino offrono un quadro diverso, sebbene meno allarmante. Secondo le statistiche fornite da Istat, Ispat e dal Commissariato del governo, è emerso un leggero calo dei suicidi, scendendo da 52 nel 2015 a 46 nel 2023, principalmente tra individui di età compresa tra i 45 e i 64 anni. Questi dati, pur mostrando una tendenza positiva, non sollevano dal compito di continuare a promuovere iniziative di sensibilizzazione e di supporto psicologico, necessarie per prevenire tali tragiche situazioni. È fondamentale che le politiche pubbliche e i programmi di educazione alla salute mentale considerino l’importanza di affrontare il disagio psicologico nella comunità, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili.
La crescita dei disturbi psichici tra i giovani e la popolazione generale rappresentano una sfida significativa per il sistema sanitario trentino. L’attenzione verso questo fenomeno è cruciale per garantire un supporto adeguato e tempestivo, nonché per promuovere una cultura del benessere psicologico tra i cittadini.
Ultimo aggiornamento il 8 Novembre 2024 da Laura Rossi