markdown
Le vacanze estive 2023 hanno portato con sé un fenomeno inaspettato: l’aumento dei prezzi nei principali centri turistici dell’Albania. Sebbene il paese avesse vantato una crescita significativa nell’afflusso di visitatori, soprattutto italiani, i rincari hanno messo in dubbio la sua reputazione di meta economica. Con la comparsa di tariffe simili a quelle di alcune località costiere del sud Italia, molti turisti stanno rivalutando le loro scelte per le vacanze estive.
Un’estate di afflussi record
I numeri parlano chiaro
Durante il periodo estivo, precisamente tra giugno e agosto, l’Albania ha accolto circa 3,5 milioni di viaggiatori, con un incremento notevole di italiani. Stando ai dati forniti da Piervittorio Farabbi, chief operating officer dell’aeroporto di Tirana, si è registrato un notevole aumento del 47% dei voli tra Italia e Albania rispetto allo scorso anno. Questa crescita porta con sé una nuova sfida: mantenere la competitività dei prezzi o rischiare di perdere attrattiva come destinazione turistica.
I mezzi di trasporto disponibili
L’Albania si presenta come una meta facilmente raggiungibile grazie ai collegamenti aerei low cost offerti da compagnie come Wizz Air e Ryanair. Inoltre, la rotta marittima da diverse città italiane fino al porto di Durazzo ha facilitato l’arrivo dei turisti. Gli arrivi record quest’estate sono evidenti, con previsioni che parlano di chiusura dell’anno con oltre 10 milioni di passeggeri, dando così evidenza della crescente popolarità di questo paese nei circuiti turistici europei.
Rincari dei prezzi: una nuova realtà da affrontare
L’impatto sui costi della vacanza
Negli ultimi mesi, i turisti che hanno visitato le splendide coste dell’Albania hanno notato un significativo aumento dei prezzi in diverse località come Sarande, Ksamil e Himara. Secondo le rilevazioni, i costi per lettini e ombrelloni variano dai 7 euro quotidiani rispetto ai precedenti 5 euro dell’anno scorso, fino a raggiungere picchi di 50-60 euro al giorno in alta stagione. Persino gli appartamenti, fino a poco tempo fa disponibili a 25-30 euro a notte, sono saliti a cifre di 40-120 euro.
Reazioni dei turisti e dei locali
Il rincaro ha suscitato un malcontento non solo tra i turisti stranieri, ma anche tra gli albanesi che tradizionalmente trascorrevano le loro vacanze nei luoghi balneari. Molti si sono lamentati di dover pagare somme esorbitanti per servizi di base. Edi Rama, premier albanese, ha espresso preoccupazione per la situazione, avvertendo che tali rincari potrebbero avere ripercussioni negative sulla percezione del paese nel turismo mediterraneo.
Dinamiche del turismo albanese in evoluzione
I cambiamenti nei flussi turistici
Nonostante l’aumento globale di visitatori, il ministero del Turismo ha registrato un rallentamento del flusso turistico, attribuito appunto ai rincari. Con circa 1,8 milioni di turisti stranieri a luglio, si è notato un aumento moderato, ma i dati per agosto mostrano segni di stagnazione. Un cambiamento significativo è rappresentato dall’aumento dei visitatori provenienti da altri paesi europei, come Polonia e Slovacchia, che hanno scelto spiagge meno affollate come Durazzo e Golem.
La necessità di diversificazione
I turisti stanno cominciando a esplorare più a fondo il territorio albanese, con un crescente interesse per itinerari alternativi nel nord del paese. Escursioni a piedi e in bicicletta si stanno trasformando in attività sempre più popolari. Questo modifica le dinamiche del settore turistico, suggerendo che il potenziale dell’Albania potrebbe estendersi oltre le sue coste, se supportato da politiche adeguate e da un controllo efficiente sui prezzi.
L’estate 2023 in Albania ha, dunque, segnato un punto di svolta, mettendo a nudo le tensioni tra crescita del turismo e sostenibilità economica, lasciando aperta la discussione su come preservare la competitività di questo gioiello del Mediterraneo.
Ultimo aggiornamento il 18 Settembre 2024 da Donatella Ercolano