Aumento del 3,2% degli incidenti mortali sul lavoro in Italia nei primi sette mesi del 2024

Aumento del 3,2% degli incidenti mortali sul lavoro in Italia nei primi sette mesi del 2024

Aumento Del 32 Degli Inciden Aumento Del 32 Degli Inciden
Aumento del 3,2% degli incidenti mortali sul lavoro in Italia nei primi sette mesi del 2024 - Gaeta.it

L’Inail ha pubblicato i dati riguardanti gli incidenti sul lavoro in Italia per il periodo da gennaio a luglio 2024, mostrando un incremento significativo degli incidenti mortali. Con 577 decessi complessivi, il report evidenzia un aumento del 3,2% rispetto allo stesso arco temporale del 2023. Questo fenomeno si colloca all’interno di un contesto più ampio, caratterizzato da cambiamenti nei fenomeni infortunistici e nella registrazione di malattie professionali.

I numeri sugli infortuni e le malattie professionali

Nei primi sette mesi del 2024, le denunce di infortunio sul lavoro hanno raggiunto quota 350.823, con un incremento dell’1,7% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. Tuttavia, si riscontra un calo del 20,5% rispetto ai dati del 2022. Questo contrasto nei dati è indicativo della complessità della situazione attuale nel panorama delle denunce.

Le patologie derivanti da attività lavorativa hanno mostrato un aumento sostanziale del 22,6%, portandosi a 54.471 casi. Per quanto riguarda i decessi, i 577 morti sul lavoro nei primi sette mesi del 2024 segnano un incremento di 18 casi rispetto allo stesso periodo del 2023 e di 8 rispetto al 2022. In confronto ai dati più storici, questi numeri risultano comunque più favorevoli: ci sono infatti 22 decessi in meno rispetto al 2019, e differenze ancor più rilevanti considerando i dati degli anni 2020 e 2021, che mostrano rispettivamente 139 e 100 decessi in meno.

Settori e territori colpiti

Un’analisi approfondita dei dati rivela che diversi settori industriali e territoriali hanno subito variazioni significative nel numero di incidenti. Nella combinazione di industria e servizi, si registra un leggero aumento delle denunce mortali, che passano da 484 a 486, mentre il settore agricolo ha visto un incremento da 59 a 71 casi. Il settore pubblico, classificato sotto il Conto Stato, ha registrato un aumento a 20 decessi e il comparto delle costruzioni ha subito un notevole incremento, con 79 decessi nel 2024 rispetto ai 58 dello scorso anno.

Il comparto manifatturiero, invece, ha registrato 55 decessi, aumentando rispetto ai 51 del 2023. In contrasto, il settore trasporti e magazzinaggio ha visto una diminuzione dei decessi, scendendo a 46 casi, in calo dai 61 dell’anno precedente.

Dal punto di vista territoriale, il Nord-Est d’Italia ha registrato il maggior aumento di decessi, salendo da 120 a 127. Anche le Isole hanno visto un significativo incremento, passando da 44 a 65 decessi. Al contrario, nel Sud Italia si è registrato un calo, passando da 127 a 118 casi, così come nel Nord-Ovest, che ha visto una leggera diminuzione, scendendo da 155 a 154.

Le regioni che hanno mostrato gli aumenti più notevoli comprendono l’Emilia-Romagna , la Sicilia e il Lazio . Al contrario, le regioni che hanno visto i cali più significativi sono il Veneto , le Marche e il Piemonte , a cui si aggiungono Umbria, Friuli Venezia Giulia e Puglia con una diminuzione di 5 casi ciascuna.

Distribuzione per nazionalità e classe di età

Un ulteriore aspetto interessante riguarda la distribuzione degli incidenti mortali in base alla nazionalità e alla classe di età dei lavoratori. Le denunce dei lavoratori italiani hanno registrato un’approfondita diminuzione, scendendo da 456 a 447, mentre per i lavoratori extracomunitari si è verificato un aumento significativo, passando da 79 a 98. Anche i lavoratori comunitari hanno visto un incremento, salendo da 24 a 32.

Esaminando i gruppi di età, emergono chiari segnali di crescita in determinati intervalli. Gli incidenti tra gli under 15 sono raddoppiati , mentre per i lavoratori nella fascia di età tra 20 e 24 anni si è registrato un incremento da 25 a 29 casi. Incrementi significativi sono stati osservati anche tra i lavoratori di età compresa tra 35 e 39 anni , e tra i 45-59enni, passando da 250 a 269 casi. Anche i gruppi di età più avanzati mostrano una tendenza al rialzo, con i 65-69enni che passano da 32 a 40, e gli over 74 da 7 a 12.

Dall’altro lato, si evidenziano riduzioni nei gruppi di età più giovani, con i 15-19enni che scendono da 11 a 9 e i 25-34enni da 57 a 47. Anche tra i 40 e 44 anni si nota una diminuzione, scendendo da 48 a 43 casi, così come nel gruppo dei 60-64enni, con una riduzione da 81 a 72 decessi. La complessità di questi dati sottolinea una situazione che richiede attenzione e misure concrete per garantire la sicurezza sul lavoro.

Nell’analisi dei tragici eventi sui luoghi di lavoro, è evidente che l’Italia sta affrontando sfide significative. La necessità di azioni incisive per migliorare la sicurezza è più urgente che mai, dato il contesto attuale di crescita negli incidenti mortali e nelle malattie professionali.

Change privacy settings
×