Secondo recenti dati diffusi dall’Istat, nel 2024 la Liguria ha registrato un significativo calo della popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale, scendendo al 13,8%. Questo dato costituisce una notevole flessione rispetto al 17,7% dell’anno precedente, in controtendenza rispetto alla media nazionale, che ha visto un incremento da 22,8% a 23,1%. Questi numeri forniscono un quadro interessante sulle condizioni di vita e il reddito delle famiglie liguri rispetto a quelle italiane.
Rischio di povertà in Liguria
Il rischio di povertà è calcolato in base al reddito netto equivalente delle famiglie, che deve essere inferiore al 60% del reddito mediano. Nel 2024, l’Istat ha rilevato che il tasso di rischio di povertà in Liguria si attesta a un notevole 10,8%, comparato al 18,9% a livello nazionale. Questo traduce in un reddito netto equivalente inferiore a 12.363 euro all’anno per le famiglie liguri, che si riflette in una realtà economica più favorevole rispetto alla media italiana. Questi dati pongono in evidenza un miglioramento nelle condizioni economiche per molti liguri, suggerendo che le politiche sociali e le misure di sostegno possano aver avuto un impatto positivo.
Da notare che il numero degli individui considerati a rischio povertà è diminuito, evidenziando un miglioramento significativo della situazione economica per le famiglie liguri. Questo cambiamento significa che un numero maggiore di persone riesce a generare un reddito che consente una vita più dignitosa, potendo quindi affrontare meglio le necessità quotidiane.
Esclusione sociale e deprivazione materiale
Pur evidenziando risultati positivi per quanto riguarda il rischio di povertà, i dati sull’esclusione sociale mostrano un quadro più complesso. Infatti, nel 2024 si è registrato un incremento delle persone in situazioni di grave deprivazione materiale e sociale, passando dall’1,1% nel 2023 al 2,1%. Questo incremento può segnalare la presenza di fasce della popolazione che, nonostante un miglioramento generale, continuano a trovarsi in condizioni di difficoltà estrema, senza accesso adeguato a risorse fondamentali come cibo e alloggio.
D’altro canto, un aspetto positivo è rappresentato dalla diminuzione della bassa intensità lavorativa, che è scesa dal 10,2% nel 2023 al 4,9% nel 2024. Questo suggerisce un aumento nell’occupazione e nel miglioramento delle condizioni lavorative per alcune categorie, con un numero crescente di individui in grado di contribuire economicamente al sostentamento familiare.
L’andamento dei redditi in Italia
A livello nazionale, le famiglie italiane hanno visto nel 2023 un reddito netto medio di 37.511 euro, corrispondente a circa 3.125 euro al mese. Anche se i redditi familiari sono aumentati nominalmente del 4,2% rispetto al 2022, l’inflazione, che si è attestata al 5,9%, ha eroso il potere d’acquisto reale delle famiglie. Questo ha portato a un calo reale dei redditi per il secondo anno consecutivo, sollevando questioni importanti relative al potere d’acquisto e alla capacità delle famiglie di far fronte alle spese quotidiane.
L’analisi mostra quindi una situazione in cui, nonostante l’aumento nominale dei redditi, il costo della vita ha influito negativamente sui bilanci famigliari, evidenziando un bisogno di politiche di sostegno più attive e dirette per affrontare l’effetto dell’inflazione e il potere d’acquisto.
In questo contesto, è evidente che la Liguria sta affrontando sfide uniche, con una diminuzione del rischio di povertà, ma con aree di vulnerabilità ancora da affrontare seriamente per garantire un futuro più equo e prospero per tutti.