In Italia, il fenomeno dei cammini sta vivendo una fase di espansione significativa. Dai percorsi tradizionali come il Cammino di Oropa in Piemonte e il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna, gli italiani e i turisti di tutto il mondo stanno riscoprendo l’arte di viaggiare a piedi. L’attenzione verso il turismo sostenibile è in costante crescita, con comunità e iniziative che promuovono esperienze autentiche, lontane dalle folle, combinando attività fisica, spiritualità e lavoro.
Le nuove comunità in cammino
L’interesse crescente per i cammini italiani si riflette nell’emergere di comunità online come “Ragazze in gamba“, parte della rete nazionale Donne in cammino. Questo gruppo, attivo su Facebook, conta già 150.000 membri e rappresenta un esempio di come le donne stiano prendendo parte a questa rivoluzione del camminare. Questa rete non solo incoraggia le partecipanti a esplorare i sentieri italiani, ma promuove anche il nomadismo digitale, un fenomeno contemporaneo che unisce il lavoro da remoto con la bellezza dei percorsi naturali.
Il nomadismo digitale offre l’opportunità di lavorare immersi nella natura, creando un perfetto equilibrio tra vita professionale e fuga dal caos urbano. Adottare uno stile di vita basato sulla mobilità è sempre più attrattivo, e i cammini italiani si rivelano come la scelta ideale per coloro che cercano un consolidamento tra produttività e benessere.
L’espansione dell’offerta di percorsi
L’Italia ha registrato un’espansione notevole dell’offerta di percorsi dedicati. Nel 2017, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha avviato la prima mappatura ufficiale, riportando circa 40 cammini. Oggi, però, questo numero ha superato le 150 unità , come attestato dal recente Dossier degli Stati Generali del Turismo Outdoor del Club Alpino Italiano . Questa crescita non è casuale, ma si inserisce in un contesto più ampio di promozione e valorizzazione delle esperienze all’aperto.
Nel 2022, il Ministero del Turismo ha avviato un’iniziativa per costruire un Catalogo dei cammini religiosi italiani, elemento chiave nell’ambito della preparazione per il Giubileo. Questa strategia mira a rendere i cammini non solo una pratica ricreativa, ma anche un’opportunità di crescita culturale e spirituale. L’attenzione riservata alla dimensione spirituale dei cammini contribuisce a rendere questi percorsi luoghi di introspezione e riflessione.
L’esperienza del cammino e la ricerca scientifica
Alla base del turismo legato ai cammini c’è un interesse verso nuove esperienze, spesso vissute in solitaria o in piccoli gruppi, lontani dalle pratiche tradizionali del turismo di massa. Questi percorsi sono scelti per motivi religiosi, culturali o come opportunità di benessere fisico e mentale. Alessandro Marasco dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale e Valentina Marchi dell’Istituto di Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche hanno svolto una ricerca approfondita su queste dinamiche.
L’analisi delle recensioni pubblicate su TripAdvisor dal 2010 al 2022 ha fornito dati preziosi per comprendere le esperienze di chi percorre questi cammini. I dati raccolti offrono insight sui motivi che spingono le persone a scegliere queste esperienze e sugli elementi che contribuiscono al senso di trasformazione che i cammini possono generare. Questo approccio analitico evidenzia l’importanza della testimonianza diretta dei viaggiatori, che diventano rilevatori di significato, qualità e soddisfazione.
L’attenzione alla sostenibilità e alla qualità delle esperienze turistiche è centrale nella rinascita del camminare come forma di turismo consapevole, che rispetta l’ambiente e il patrimonio culturale, creando legami significativi con i territori attraversati.