Le cifre sugli istituti penitenziari del Friuli Venezia Giulia mettono a nudo una situazione critica. Tra dicembre 2022 e dicembre 2023, si è assistito a un incremento del 11,7% della popolazione carceraria, crescendo da 572 a 639 detenuti. Questo fenomeno, che coinvolge anche un numero elevato di stranieri, ha suscitato allarme. Secondo il report “Analisi dei dati relativi a criminalità e sistema penitenziario del Fvg“, prodotto dalla Direzione generale della Regione, il Friuli Venezia Giulia si trova al terzo posto a livello nazionale per sovraffollamento carcerario.
Statistiche allarmanti: l’andamento della popolazione carceraria
Durante il 2023, il Friuli Venezia Giulia ha mostrato un incremento preoccupante della sua popolazione carceraria. I dati del report evidenziano come, al 30 giugno 2024, si sia raggiunto il picco di 711 detenuti, corrispondente a una percentuale del 146,9% di sovraffollamento. Questa situazione è ulteriormente peggiorata a luglio, con 678 detenuti e un tasso di occupazione che ha toccato il 140,08%. Di questi, il 44,98% sono stranieri, riflettendo un quadro complesso della composizione demografica all’interno delle carceri friulane.
Paolo Pittaro, garante regionale dei diritti della persona, ha sottolineato l’importanza di analizzare questi dati in modo approfondito, scorporandoli secondo le diverse strutture penitenziarie presenti sul territorio.
La distribuzione della popolazione carceraria nei vari istituti
Lo stato di sovraffollamento varia notevolmente a seconda dell’istituto. Il carcere di Tolmezzo, di massima sicurezza, presenta una situazione di indifferente equilibrio con 150 detenuti su una capienza di 149. Tuttavia, in altri istituti, la situazione è di gran lunga più grave. Il carcere di Gorizia, per esempio, ha un tasso di sovraffollamento del 139,6% , mentre a Pordenone si tocca un 151,35% . La casa circondariale di Trieste è anch’essa in condizioni critiche, con un affollamento del 152,6% , e quella di Udine si avvicina a un preoccupante 177,89% .
Questi dati conferiscono al Friuli Venezia Giulia una posizione difficile e allarmante, che lo colloca al terzo posto a livello nazionale, preceduto solamente da Puglia e Lombardia. A livello nazionale, il totale dei detenuti si attesta a 61.133 su una capienza di 51.207, risultando in un tasso di occupazione del 119,38%.
Condizioni di vita carceraria e reazioni
Il garante regionale dei diritti della persona ha evidenziato come la situazione attuale sia insostenibile, specialmente durante i mesi estivi caratterizzati da ondate di caldo. Questa condizione ha portato a diverse proteste e rivolte parziali in alcuni degli 189 istituti penitenziari presenti in Italia, inclusa quella di Trieste avvenuta l’11 luglio. Le richieste dei detenuti, spesso legate a condizioni di vita dignitose, si sono fatte sentire in un contesto di crescente tensione.
Il numero di suicidi tra i detenuti è un altro aspetto drammatico della situazione. Fino ad oggi, nel corso dell’anno si sono registrati 62 casi di suicidio tra i detenuti e 6 agenti della polizia penitenziaria. Questi eventi drammatici mettono in luce le gravi problematiche che affliggono il sistema carcerario e richiamano l’attenzione sulla necessità urgente di interventi significativi e riforme.
Il report sta generando dibattiti sulla possibilità di miglioramenti e riforme necessarie, mirando a garantire i diritti e il benessere di tutti coloro che sono coinvolti nel sistema penitenziario friulano.