Aumento della povertà a Milano: cresce la richiesta di pasti alla mensa di solidarietà

Aumento della povertà a Milano: cresce la richiesta di pasti alla mensa di solidarietà

A Milano, il numero di persone che si rivolgono alle mense di solidarietà cresce, con la Casa Nazareth che ha servito oltre 78.000 pasti nel 2023, evidenziando un aumento della povertà e della solidarietà comunitaria.
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Aumento della povertà a Milano: cresce la richiesta di pasti alla mensa di solidarietà - Gaeta.it

Nella capitale lombarda, dove il turismo di alta classe è in espansione, si registra un fenomeno preoccupante: il numero di persone che si rivolgono alle mense di solidarietà cresce ogni giorno. I dati rivelano che, nel corso dell’anno scorso, la Casa Nazareth, operante sotto l’egida della diocesi, ha somministrato ben 78.357 pasti. Questo corrisponde a una media di 215 pasti serviti ogni giorno, con un incremento del 17% rispetto ai numeri del 2023.

Il personale della mensa: un impegno costante

Ogni giorno, la cucina della mensa è un luogo di lavoro incessante. Tre cuoche, un tirocinante e una religiosa guanelliana si dedicano a preparare i pasti per i più bisognosi. Oltre a loro, c’è un responsabile di struttura, un fattorino e un operatore dedicato all’accoglienza che si occupa di mantenere l’ambiente pulito e sicuro per tutti. Ma il cuore pulsante di questa iniziativa è costituito dai 250 volontari, in particolar modo quelli della Caritas. Questi volontari sono quotidianamente impegnati nella distribuzione del pranzo, lavorando instancabilmente per garantire che nessuno resti senza cibo.

Durante le cene, l’associazione Incroci assume il compito di servire i pasti, mentre, durante il giorno, la Casa Missione si occupa della somministrazione dei pasti la domenica e nei giorni festivi. Questo solidale e variegato team di persone è essenziale per garantire che la mensa funzioni in modo efficiente e che le esigenze degli ospiti vengano soddisfatte.

Collaborazioni e donazioni: una rete di supporto

A supporto della Casa Nazareth c’è anche la storica mensa della casa vincenziana di via Tatti, che affronta le stesse problematiche. Nel 2024, questa realtà ha ricevuto in dono 74 tonnellate di cibo, segnando un significativo aumento del 32% rispetto all’anno precedente. Gabriele Bianchi, operatore della Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus e responsabile della struttura, attribuisce questo successo all’attenzione crescente delle parrocchie, che si sono attivate per raccogliere alimenti attraverso iniziative “inter-parrocchiali”. Anche diverse scuole primarie e materne hanno mostrato un rinnovato impegno nel sensibilizzare i più piccoli a tali cause, contribuendo così a una rete di solidarietà sempre più ampia.

Queste donazioni non sono solo numeri, ma rappresentano un importante segno di speranza e un rinnovato senso di comunità che si attiva quando si tratta di aiutare chi attraversa momenti difficili.

I costi del servizio e l’importanza delle campagne di raccolta

Nel 2024, il costo totale per il servizio di mensa ha raggiunto i 255.000 euro. Questa cifra è sostenuta in parte dalla campagna “Dona un pasto caldo”, che permette a chi desidera contribuire di offrire un pranzo o una cena a un ospite della mensa spendendo solo 4 euro. Questa iniziativa non solo aiuta economicamente la struttura, ma crea anche un legame diretto tra i donatori e i beneficiari del servizio.

Le campagne di raccolta fondi e la comunità che si mobilita sono fondamentali per garantire la continuità di queste preziose attività, specialmente in un contesto in cui la povertà sta aumentando e il bisogno di sostegno cresce a un ritmo allarmante. Ogni pasto servito è un passo verso la lotta contro la fame e la marginalità, e la risposta collettiva della città è un segnale di umanità e solidarietà di fronte alle difficoltà. I risultati concreti di queste iniziative fanno sperare nel futuro, in un’epoca in cui molte persone si trovano in situazioni di vulnerabilità.

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