Aumento della produzione di vini dealcolati in Italia: un balzo del 60% atteso nel 2025

Aumento della produzione di vini dealcolati in Italia: un balzo del 60% atteso nel 2025

L’industria del vino italiano prevede una crescita del 60% nel segmento dei vini dealcolati, con un focus sui vini a zero alcol e spumanti, grazie a nuove opportunità di mercato.
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Aumento della produzione di vini dealcolati in Italia: un balzo del 60% atteso nel 2025 - Gaeta.it

L’industria del vino italiano si prepara a un anno di grande crescita per il segmento dei vini dealcolati, con un incremento previsto del 60% rispetto all’anno precedente. Questo significativo aumento si concentra in particolare sui vini a zero alcol, che rappresentano ben l’83% della produzione, e sugli spumanti. I dati emergono da un sondaggio realizzato dall’Osservatorio dealcolati di UIV-Vinitaly, che ha analizzato le intenzioni dei principali produttori italiani in questo settore in espansione.

Fase embrionale del mercato dei vini dealcolati

Secondo Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini, il mercato dei vini dealcolati è ancora nella sua fase embrionale, ma già si osservano segnali di crescita. La recente legislazione, introdotta con un decreto a dicembre, ha consolidato le norme per la produzione di questa categoria. Le aziende mostrano un interesse crescente nel portare la produzione di vini dealcolati in Italia, evidenziando un fenomeno che non può essere sottovalutato.

Le aziende si dichiarano ottimiste riguardo alle opportunità di espansione e si preparano a sfruttare i mercati esteri. Tra i Paesi individuati come obiettivi principali figurano il Nord America, la Germania, i Paesi Nordici e l’Est Europa. Questi mercati sono considerati promettenti e ricchi di potenziale per i vini a basso contenuto alcolico.

Vinitaly e il punto sul mercato dei vini dealcolati

Il Vinitaly, una delle fiere più importanti per il settore vinicolo, diventa un palcoscenico strategico per discutere le prospettive di mercato e le innovazioni tecnologiche legate ai vini dealcolati. In quest’ottica, sono stati organizzati due convegni dall’Unione Italiana Vini in collaborazione con Vinitaly. Il primo incontro, intitolato “Zero alcol e le attese del mercato”, offre una panoramica dettagliata sull’andamento delle vendite e sull’evoluzione dei consumi della categoria.

Il secondo convegno, “Tecnologia 0.0: produzione e innovazione a confronto”, sarà dedicato all’analisi delle tecnologie utilizzate nella produzione di vini dealcolati. Durante questo incontro, produttori locali e fornitori di impianti si riuniranno per confrontarsi sulle migliori pratiche e sulle innovazioni tecnologiche, fondamentali per garantire una produzione di qualità.

Opportunità e sfide per i produttori italiani

La crescente domanda di vini dealcolati può rappresentare sia un’opportunità che una sfida per i produttori italiani. Se da un lato l’interesse dei consumatori verso prodotti a basso contenuto alcolico è in aumento, dall’altro le aziende devono affrontare la necessità di adattare i propri metodi produttivi e le strategie di marketing. Il passaggio da una produzione tradizionale a una focalizzata su vini a zero alcol richiederà investimenti in ricerca e sviluppo, ma offre l’opportunità di posizionarsi come leader in un mercato emergente.

Le prospettive future sembrano brillanti per il settore, con produttori sempre più motivati a esplorare questo segmento. La strada per l’affermazione dei vini dealcolati sul mercato sarà sicuramente impegnativa, ma i segnali di crescita sono già evidenti e le aziende sembrano pronte a cogliere questa nuova occasione.

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