Aumento della tassa rifiuti a Latina: il consiglio comunale affronta la questione

Aumento della tassa rifiuti a Latina: il consiglio comunale affronta la questione

Latina affronta un acceso dibattito sull’aumento della tassa sui rifiuti (Tari), con l’opposizione che critica la gestione finanziaria e l’incapacità di recuperare l’evasione fiscale, mentre i cittadini esprimono frustrazione.
Aumento Della Tassa Rifiuti A Aumento Della Tassa Rifiuti A
Aumento della tassa rifiuti a Latina: il consiglio comunale affronta la questione - Gaeta.it

L’amministrazione comunale di Latina si trova al centro di un acceso dibattito riguardo l’aumento della tassa sui rifiuti, noto come Tari. Il tema è emerso in una recente seduta della commissione Trasparenza, presieduta da Floriana Coletta, dove i consiglieri di opposizione hanno espresso forti preoccupazioni per la situazione economica e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. La discussione si è concentrata sull’aumento previsto per dicembre e sulle ragioni che hanno portato a questa decisione.

Aumento della Tari e recupero dell’evasione fiscale

Durante la commissione, l’assessore al bilancio ha confermato un ulteriore incremento della Tari a dicembre, suscitando proteste tra i membri dell’opposizione. Essi sostengono che questo aumento sia il risultato diretto dell’incapacità dell’attuale giunta di affrontare il problema dell’evasione fiscale. “L’amministrazione attuale non è riuscita a implementare misure efficaci per il recupero delle tasse dovute dai cittadini”, affermano i consiglieri di minoranza. Questo nuovo carico si aggiunge già a un incremento del 30% deciso con la gestione commissariale, un fattore che i residenti stanno già pagando sulla prima rata.

Inoltre, i consiglieri fanno notare una contraddizione evidente: mentre le tasse aumentano, la qualità dei servizi non sembra migliorare, anzi, molte persone segnalano una riduzione delle giornate di raccolta. “Ci sentiamo in balia di un’amministrazione che non sta affrontando adeguatamente le proprie responsabilità”, commentano i cittadini, evidenziando una crescente frustrazione.

Critiche alla gestione finanziaria e al Fondo crediti di dubbia esigibilità

I membri della minoranza non si sono limitati a criticare l’aumento della Tari; si sono anche concentrati sul modo in cui l’amministrazione sta gestendo le finanze comunali. Durante la discussione, è emerso che l’assessore Nasti ha mostrato segni di nervosismo, un indicativo della sensibilità del tema del bilancio per la giunta. I consiglieri di opposizione hanno respinto le accuse secondo cui la precedente amministrazione sarebbe responsabile dell’aumento del Fondo crediti di dubbia esigibilità.

Secondo i consiglieri, l’aumento di questo fondo è in parte dovuto a normative precedenti che richiedevano un incremento annuale dal 75% al 100%. Inoltre, lamentano che, fino al 2018, gli accertamenti venivano effettuati con un metodo verticale, occupandosi solo dell’anno corrente. “A partire dal 2019, con l’assessore Proietti, è avvenuto un cambio di metodologia”, affermano, che ha permesso di considerare le posizioni debitorie su un orizzonte temporale più ampio. Questo giro di vite avrebbe dovuto migliorare la situazione, ma i recenti dati rivelano che il fondo è tornato a crescere, ora pari a 167 milioni di euro, ostacolando ulteriormente la capacità di manovra dell’ente.

Costi di gestione di ABC e impatto per i cittadini

Un’altra questione chiave emersa dal dibattito riguarda i costi di gestione rifiuti dell’azienda ABC. Secondo dati forniti dall’assessore Addonizio, il costo per chilogrammo di rifiuto gestito da ABC risulta essere inferiore alla media nazionale. Questa informazione è in contrasto con le affermazioni della maggioranza, che sostiene che il servizio porta a porta offerto sarebbe troppo costoso per i cittadini.

I numeri parlano chiaro: ABC ha un costo di 37 centesimi al chilogrammo, mentre altre città, come Pescara e Perugia, hanno costi più elevati – rispettivamente di 40 e 43 centesimi al chilogrammo. Anche la vicina Terracina presenta un costo di 42,5 centesimi. Questi dati mettono in discussione l’efficacia delle argomentazioni precedenti da parte dell’amministrazione riguardo ai costi dei servizi.

Il nodo dell’evasione e i risultati delle politiche passate

Infine, i consiglieri di opposizione hanno evidenziato che l’incremento dei costi riportati dai cittadini nelle bollette della Tari è in gran parte dovuto alla mancata riscossione delle tasse. Durante la precedente amministrazione, nel 2021, è stato deciso un ampliamento dell’organico dell’ufficio dedicato alla Tari, che ha portato a un incremento dell’incasso di oltre 14 milioni di euro. Questo risultato è stato possibile grazie all’applicazione di metodi più efficaci di raccolta, incluso il servizio porta a porta, che ha permesso di far emergere utenze che non avevano mai contribuito.

Tuttavia, la situazione sembra essere cambiata sotto la guida attuale, con un ritorno a una gestione delle risorse che i consiglieri giudicano inefficace. La diminuzione delle entrate e l’aumento della Tari hanno suscitato preoccupazione tra i cittadini, che vedono nel futuro della gestione dei rifiuti un tema cruciale per la qualità della vita a Latina.

Change privacy settings
×