Le donne con disabilità affrontano non solo le sfide quotidiane legate alla loro condizione, ma anche un rischio significativamente maggiore di violenza di genere. A livello internazionale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha messo in evidenza come queste donne siano particolarmente vulnerabili a forme di abuso. Il loro isolamento e la difficoltà di accesso a servizi di supporto rendono l’urgenza di interventi specifici ancora più evidente.
Le discriminazioni multiple e la violenza di genere
Le donne con disabilità si trovano ad affrontare una serie di discriminazioni che si accumulano e amplificano il loro rischio di violenza. Silvia Cutrera, coordinatrice donne e vicepresidente di Fish Onlus, sottolinea che queste donne sono già svantaggiate in ambiti cruciali come il lavoro e l’accesso alla salute, il che le rende più esposte a violenze di genere. La loro vulnerabilità è accentuata dalla scarsità di dati su questo tema, che spesso nasconde una realtà difficile da affrontare. Le azioni necessarie devono andarsi a concentrare su un intervento globale che consideri le specificità di queste donne, ampliando l’orizzonte delle politiche di prevenzione e sostegno.
Un’analisi dei dati sugli abusi
L’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori ha raccolto dati cruciali sul fenomeno della violenza in un periodo che va da ottobre 2023 a settembre 2024. I numeri rivelano un incremento allarmante del 66% dei cosiddetti “reati spia” che riguardano donne con disabilità. In particolare, ci sono 540 reati censiti, principalmente come risultato di un miglioramento nella raccolta e registrazione dei dati relativi alla disabilità. Tra questi, i maltrattamenti familiarmente registrati hanno visto un aumento del 34% e le violenze sessuali un incremento del 74%. Questi dati rappresentano un importante passo verso la luce su un fenomeno fino ad oggi ampiamente ignorato.
Caratteristiche uniche della violenza
La violenza subita dalle donne con disabilità presenta peculiarità che la rendono diversa. In molti casi, gli abusi sono perpetrati da coloro che dovrebbero essere i loro protettori. Il monitoraggio dell’Oscad ha evidenziato come queste donne spesso si trovino in situazioni di isolamento, limitando le loro capacità di chiedere aiuto e di rendere conto delle violenze subite. Tali dinamiche non solo accentuano il rischio, ma complicano anche le possibilità di risposta e di salvezza per le vittime, portandole a rimanere intrappolate in una realtà di continua vulnerabilità.
Le prospettive future: il ruolo del libro bianco
Il Libro Bianco redatto dal comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla violenza contro le donne segna un importante passo avanti. Esso include una sezione dedicata alle discriminazioni multiple affrontate dalle donne con disabilità, il che potrebbe portare a linee guida e strategie specifiche nel triennio per i centri anti-violenza e gli enti preposti alla prevenzione. Anche se si stanno muovendo passi positivi, è essenziale che vengano applicate misure efficaci e mirate affinché le donne con disabilità possano sentirsi protette, rispettate e sostenute in ogni aspetto della loro vita.
Con i dati in aumento e una maggiore consapevolezza del problema, è necessario continuare a lottare per i diritti delle donne con disabilità, lavorando affinché possano finalmente ottenere il supporto che meritano e abbattere le barriere che le rendono vulnerabili.
Ultimo aggiornamento il 2 Dicembre 2024 da Sara Gatti