Una nuova proposta di aumento delle tasse si profila all’orizzonte per i cittadini abruzzesi. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha annunciato pubblicamente che la proposta sarà presentata in Giunta già da lunedì 24 marzo. Tale iniziativa sembra avere lo scopo di coprire i buchi finanziari creati dalla gestione della sanità regionale, una questione che ha suscitato preoccupazione e contestazioni tra i membri della maggioranza. Si prospettano aumenti significativi delle aliquote IRPEF, che potrebbero mettere ulteriormente a dura prova i bilanci familiari.
Dettagli sulla proposta di aumento delle aliquote IRPEF
Secondo le informazioni circolate, la proposta di legge prevede la conferma dell’aliquota IRPEF al 1,73% sul primo scaglione di reddito, comprendendo i redditi fino a 28.000 euro, già al massimo consentito. Per i secondi e terzi scaglioni, che riguardano i redditi da 28.000 a 50.000 euro e oltre i 50.000 euro, si prevede un incremento delle aliquote rispettivamente al 2,63% e al 3,33%. Questi aumenti potrebbero comportare un esborso mensile extra fino a 84 euro per le famiglie abruzzesi, insinuando timori tra le classi meno abbienti e il ceto medio, i più colpiti dalla situazione attuale.
Le reazioni a queste ipotesi non si fanno attendere. Già all’interno della maggioranza, i lavori della giunta si trovano in una fase di tensione per le differenti posizioni riguardo alla proposta. Frizioni interne si sono intensificate, con i membri della giunta che si sono trovati a discutere animatamente, esprimendo dissenso e preoccupazione per le scelte da prendere. Si evidenzia che, in un contesto di difficoltà economica come quello attuale, i cittadini abruzzesi si trovano a fronteggiare una situazione complicata, aggravata dall’incertezza sulle qualità dei servizi sanitari forniti.
Critiche e preoccupazioni sulla sanità in Abruzzo
Le problematiche legate all’aumento delle tasse non si limitano solo a tale onere economico. La situazione della sanità in Abruzzo continua a far parlare di sé, e non in termini positivi. Silvio Paolucci, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, ha lanciato ripetuti allarmi, affermando che le tasse aggiuntive non serviranno a colmare il deficit della sanità, che si prevede consistenti e strutturale anche per il 2025. Secondo Paolucci, le maggiori entrate fiscali andranno a coprire solamente una parte del deficit, ma non apporteranno miglioramenti ai servizi esistenti, né supporteranno nuovi investimenti.
Il quadro desolante della sanità abruzzese è caratterizzato da un numero sempre crescente di cittadini — circa 120.000 — che rinunciano a cure necessarie, mentre la mobilità passiva e l’insoddisfazione per le prestazioni sanitarie rimangono elevate. Le liste d’attesa continuano a crescere, rendendo sempre più difficile l’accesso ai servizi ospedalieri. L’assistenza territoriale è ritenuta inadeguata e, stando ai dati, l’Abruzzo si colloca tra le regioni con le performance peggiori in materia di appropriatezza dei Livelli Essenziali di Assistenza.
Mobilitazione e contestazioni contro il provvedimento
Paolucci ha sottolineato la necessità di avviare una mobilitazione sociale per contrastare quello che definisce un ingiusto rincaro fiscale, che andrebbe a gravare specialmente sul ceto medio. La paura è che questa pressione fiscale arrivi in un momento in cui il settore sanitario ha bisogno di maggiore attenzione e supporto, piuttosto che di ulteriori oneri. La comunità abruzzese si prepara quindi a fronteggiare una situazione che potrebbe rivelarsi difficile, senza vedere reali miglioramenti nei servizi.
Nonostante le proteste e le preoccupazioni espresse, il governo regionale continua a destinare risorse a eventi e iniziative, senza alcuna apparente rinuncia alla propaganda. Festival di carattere culturale, eventi sportivi e contributi finanziari a iniziative diverse rimangono in agenda, evidenziando una contraddizione tra le necessità urgenti dei cittadini e le scelte politiche attuate dalla giunta. La situazione rimane in continua evoluzione e il dibattito sulle tasse e sullo stato della sanità in Abruzzo è destinato a continuare nelle prossime settimane.