Perdita di consenso per la scuola pubblica: cresce il successo delle scuole private
Assistiamo sul territorio del X Municipio di Roma, così come a Roma e in Italia, a una crescente perdita di consenso delle famiglie nei confronti della scuola pubblica. Questa viene sempre più percepita come laicista, a vantaggio delle scuole private e paritarie, che offrono una scelta più identitaria e spirituale. Secondo i dati Istat, la percentuale di studenti iscritti alle scuole private in Italia è arrivata al 62,9%.
La perdita di consenso si estende al mondo culturale e artistico
Non è solo la scuola a subire questa perdita di consenso, ma anche il mondo culturale, artistico e intellettuale. Sembrerebbe che sul piano culturale locale, il settore laicista non sia più una maggioranza. Questo potrebbe essere dovuto alle separazioni che si verificano quando la cultura del denaro prende il sopravvento sull’umanità, smascherando i camuffamenti. Non solo le scuole cristiane cattoliche, ma anche le scuole che nascono accanto ai centri di culto orientali o arabi stanno crescendo. La differenza sta nella struttura, nella visibilità e nel collegamento con il tessuto metropolitano.
La scuola come campo di battaglia culturale
La scuola diventa il campo di battaglia di questo processo. Le derive laiciste, con le loro culture, tolgono spazio all’apprendimento e ai percorsi didattici. Le tematiche esistenziali potrebbero essere affrontate in altri contesti, lasciando che la scuola si concentri sull’insegnamento fondato non solo sulla scienza e sui modelli, ma anche sull’esperienza di vita degli insegnanti e sulla relazione con le famiglie. Per una ristrutturazione “spirituale” della scuola pubblica, è necessario che l’idealismo laicista torni alla realtà quotidiana e familiare, ma soprattutto scolastica. Una proposta potrebbe essere l’impiego di alcune ore delle programmazioni per visite domiciliari e dialogo nelle case.
Come possiamo vedere, la scuola pubblica sta perdendo consenso a favore delle scuole private e paritarie, che offrono una scelta più identitaria e spirituale. Questo fenomeno si estende anche al mondo culturale e artistico. La scuola diventa il campo di battaglia di questo processo, con le derive laiciste che tolgono spazio all’apprendimento e ai percorsi didattici. Per una ristrutturazione “spirituale” della scuola pubblica, è necessario che l’idealismo laicista torni alla realtà quotidiana e familiare, ma soprattutto scolastica.
Ultimo aggiornamento il 4 Aprile 2024 da