L’aumento dei casi confermati di Dengue in Italia ha destato preoccupazione, con un totale di 283 casi riportati dall’Istituto Superiore di Sanità nel corso dell’anno. La maggior parte delle infezioni sono state contratte durante viaggi all’estero, soprattutto in Brasile e alle Maldive, secondo l’ultimo bollettino dell’ISS aggiornato all’8 luglio.
Distribuzione geografica dei casi
La distribuzione dei casi di Dengue nel 2024 mostra una concentrazione significativa in alcune regioni italiane. Veneto, Lazio e Lombardia sono le regioni con il maggior numero di casi, contabilizzandone rispettivamente 49, 48 e 43. Tra i 283 infettati, la distribuzione per genere è equamente divisa tra maschi e femmine, con un’età mediana di 42 anni. Fortunatamente, al momento non si sono registrati decessi tra i casi confermati.
Tendenza di crescita rispetto all’anno precedente
Durante il primo semestre del 2024, si è osservato un aumento significativo nel numero di casi di Dengue rispetto al periodo corrispondente del 2023. L’ISS sottolinea che questo incremento è in linea con la diffusione del virus a livello globale negli ultimi anni.
Altre infezioni segnalate
Oltre ai casi di Dengue, il sistema di sorveglianza nazionale ha riportato altri casi di infezioni trasmesse da arbovirus. Nel periodo dal 1 gennaio all’11 luglio 2024, sono stati confermati 4 casi di Zika virus di importazione, 5 casi di Chikungunya di importazione, 20 casi di infezione neuro-invasiva da TBE concentrati soprattutto nel Veneto, e 12 casi di infezione neuro-invasiva da Toscana virus concentrati prevalentemente in Emilia Romagna.
Aggiornamenti recenti
Da un confronto con il bollettino precedente, emerge che i casi di Zika sono rimasti stabili, mentre si sono registrati aumenti nel numero di casi di Chikungunya e infezioni neuro-invasive da TBE e Toscana virus. La costante evoluzione delle infezioni trasmesse da vettori richiede un’attenta sorveglianza e prevenzione da parte delle autorità sanitarie.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2024 da Marco Mintillo