I cambiamenti legati ai requisiti di ingresso nel Regno Unito stanno suscitando preoccupazioni significative tra le compagnie aeree e gli operatori turistici. Con l’introduzione del visto Eta, le autorità britanniche hanno adottato nuove misure che aumentano il costo e la complessità per i visitatori stranieri. Questa situazione solleva interrogativi sulla direzione futura dell’industria turistica britannica e sul suo potenziale attrattivo.
Il visto eta: novità e implicazioni
Fino a cinque anni fa, i cittadini non britannici e non residenti potevano entrare nel Regno Unito semplicemente mostrando un documento d’identità. Tuttavia, l’implementazione del visto Eta richiede ora ai turisti di richiederlo con tre giorni di anticipo e di pagare una tariffa che è passata da dieci a sedici sterline, cioè circa diciannove euro. Questa modifica non solo aumenta i costi di viaggio, ma complica anche l’accesso al Paese, rendendolo meno competitivo rispetto ad altre destinazioni europee.
Le compagnie aeree raggruppate sotto Iata esprimono un forte disappunto nei confronti di questa decisione, definendolo un “duro colpo” per il Regno Unito, in particolare per la sua capacità di attrarre turisti. Willie Walsh, presidente della lobby aerea Iata, ha sottolineato che l’inasprimento delle regole di ingresso potrebbe ostacolare il piano del governo laburista di attirare cinquantamilioni di visitatori entro il 2030.
La tassa sui passeggeri: un ulteriore fardello
Oltre all’aumento della tariffa per il visto Eta, un’altra questione che preoccupa gli operatori del settore è l’Apd, la tassa sui passeggeri aerei, che è già la più alta del mondo e che è prevista per un nuovo aumento ad aprile. Walsh avverte che il cumulo di costi associati all’ingresso nel Regno Unito potrebbe dissuadere i turisti internazionali dall’includere quest’ultima nel loro itinerario di viaggio.
L’aumento delle spese legate ai viaggi verso il Regno Unito potrebbe quindi avere un impatto diretto sui ricavi non solo delle compagnie aeree, ma anche delle strutture ricettive e di altre attività legate al turismo. Con la crescente concorrenza di altre destinazioni che offrono accesso più semplice e a costi contenuti, il Regno Unito rischia di vedere un calo nel numero di visitatori.
L’attrattiva del Regno Unito: qualità e tradizione
Nonostante i nuovi requisiti, il Regno Unito continua a mantenere un’attrazione indiscutibile per i turisti, in gran parte grazie alla Famiglia Reale e alla lingua inglese, che lo rendono una delle mete più ambite per i viaggiatori americani e non solo. Tuttavia, se i costi continuano a salire, il Paese potrebbe perdere parte del fascino che lo ha reso una destinazione privilegiata.
Le compagnie aeree e gli operatori turistici stanno lanciando appelli al governo affinché riconsideri tali aumenti, rimarcando l’importanza del turismo per l’economia britannica. L’adozione di politiche che favoriscano l’ingresso dei turisti potrebbe giocare un ruolo fondamentale nel mantenere il Regno Unito competitivo nel contesto globale.
Rimanere competitivi nel mercato turistico mondiale richiederà quindi un bilancio attento tra sicurezza e attrattività, elemento cruciale per non compromettere il flusso di visitatori e garantire un futuro prospero per l’industria turistica del Regno Unito.
Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Sofia Greco