I recenti interventi di Massimiliano Fedriga, governatore del FVG e presidente della Conferenza delle Regioni, al Meeting di Rimini 2024 accendono i riflettori sul tema della responsabilità territoriale nella gestione del welfare e della sanità. Fedriga ha sottolineato l’importanza dell’autonomia differenziata e la necessità di una riforma significativa che possa affrontare le sfide attuali del settore. In questo contesto, le scelte politiche e amministrative svolgono un ruolo cruciale nel garantire servizi migliori e più accessibili per i cittadini.
responsabilità territoriale nel welfare: l’autonomia differenziata
un modello più efficace per i servizi ai cittadini
Durante il talk "Vivere di più, vivere meglio? Il welfare al bivio", organizzato dalla Fondazione per la sussidiarietà, Fedriga ha evidenziato come l'autonomia differenziata possa rappresentare una chiave per un welfare più responsabile ed efficace. Secondo il governatore, offrire maggiori responsabilità ai territori non significa delegare colpe, ma valorizzare le potenzialità locali nella gestione dei servizi. Con un sistema di compartecipazione al gettito fiscale, le risorse finanziarie possono essere distribuite più equamente, tenendo conto del costo dei servizi offerti e delle peculiarità socio-economiche di ogni territorio.
Fedriga ha sostenuto che questa riforma non dovrebbe generare preoccupazioni, ma piuttosto essere vista come un’opportunità per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi pubblici. Questo approccio stimola la responsabilità locale, incoraggiando le comunità a investire nel loro benessere e garantire standard elevati per i cittadini.
la necessità di una riforma nel welfare
divisione tra previdenza e assistenza
Un altro aspetto chiave del discorso di Fedriga è stata la richiesta di una vera e propria riforma del welfare che preveda la separazione tra previdenza e assistenza. Il governatore ha evidenziato come le attuali disparità di trattamento nel campo delle pensioni richiedano una revisione profonda. La distinzione tra integrazioni pensionistiche e forme di assistenza sociale è cruciale per garantire equità e sostenibilità nel lungo termine.
Secondo Fedriga, questa riforma è urgente, soprattutto in un contesto di invecchiamento della popolazione e di denatalità. Una chiara divisione delle competenze non solo migliorerebbe la trasparenza del sistema, ma consentirebbe anche una gestione più mirata delle risorse e un’allocazione più equa degli interventi assistenziali.
trasformazioni nelle sanità e nelle professioni mediche
innovazione e carenze nel personale sanitario
Fedriga ha affrontato anche il tema cruciale della sanità, sottolineando l'urgenza di adattare il modello sanitario alle sfide attuali, come l'invecchiamento della popolazione e l'aumento della domanda di servizi. Ha proposto l'integrazione delle nuove tecnologie, come la telemedicina, per affrontare il gap di personale, in particolare degli infermieri, che si prevede continuerà a estendersi nei prossimi anni.
Parlando della preparazione degli studenti in medicina, Fedriga ha espresso preoccupazione per la proposta di abolire il numero chiuso nelle università. Ha citato dati che indicano che, a partire dal 2027, ci saranno più laureati in medicina rispetto al numero di medici che andranno in pensione. Tuttavia, la vera emergenza riguarda il settore infermieristico, dove l’aumento dei posti in medicina potrebbe comportare una fuga verso questa facoltà, aggravando ulteriormente la crisi in questo campo.
Queste dichiarazioni evidenziano un contesto di sfide complesse e interconnesse, ponendo l’accento sulla necessità di una riforma concertata e ben strutturata, in grado di garantire un welfare e una sanità più giusti e sostenibili per le future generazioni.
Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2024 da Sara Gatti
