Il restauro della storica Sala delle Asse, progettata da Leonardo da Vinci per il Castello Sforzesco di Milano, sta per entrare nella fase conclusiva. Con l’obiettivo di completare i lavori entro l’inizio delle Olimpiadi invernali del 2026, il Comune di Milano ha lanciato un bando per selezionare l’impresa che realizzerà il restauro degli affreschi. Questa iniziativa è da tempo attesa e segna un passo fondamentale nel recupero di un importante patrimonio culturale.
Dettagli del bando e scadenze
Il bando pubblicato dal Comune prevede una base d’asta di 942.491,28 euro per i lavori di restauro. Le ditte interessate hanno tempo fino alle 13 del 20 gennaio per presentare le loro offerte, che saranno aperte il giorno successivo. La scelta verrà fatta sulla base dell’offerta economica più vantaggiosa, seguendo una procedura che garantirà trasparenza e correttezza. A questa somma si aggiungono 27.556 euro per gli oneri di sicurezza, che non possono essere oggetto di ribasso. L’intento è di riportare la sala alla sua antica gloria in tempo per le Olimpiadi, un evento che attirerà attenzione internazionale.
Un lungo percorso di restauro
Il restauro della Sala delle Asse è frutto di un lungo e articolato percorso iniziato nel 2006. Questa sala, situata nella torre angolare Nord Est nota come Falconeria, ha richiesto anni di studi e scoperte, rivelando innumerevoli sorprese, degne delle trame più intricate di un film di Hitchcock. Leonardo iniziò a lavorare in questa sala tra il 1497 e il 1499, su richiesta di Ludovico il Moro, ma il progetto rimase incompleto a causa delle vicende storiche avverse che colpirono entrambi. Con il passare del tempo, la destinazione del castello cambiò, diventando una caserma e subendo trasformazioni che hanno compromesso l’integrità delle decorazioni originali.
L’intervento di restauro del castello alla fine dell’Ottocento, diretto da Luca Beltrami, portò anche alla ridipintura della sala, eseguita da Ernesto Rusca. Ciò ha reso i successivi ritrovamenti ancora più affascinanti e significativi. Nel corso delle analisi esplorative, si è scoperto un monocromo di straordinaria bellezza, considerato opera di Leonardo, e sono emersi disegni preparatori che attestano la sua ambiziosa visione decorativa.
Un patrimonio da scoprire
Il restauro ha visto vari momenti di apertura al pubblico, come nel 2015, durante l’Expo, quando la sala è stata presentata in una mostra multimediale che ha richiamato 350.000 visitatori. Questa esperienza ha permesso di far conoscere a un vasto pubblico il “Leonardo ritrovato”, un’opportunità unica di vedere una parte fondamentale della storia artistica italiana. Tuttavia, i lavori sono stati interrotti nel 2019 in occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario della morte del genio, limitando l’accesso al pubblico coinvolto. Adesso, però, si avvia una nuova fase che promette di riportare alla luce non solo la bellezza dei dipinti ma anche l’essenza della concezione artistica di uno dei maggiori maestri del Rinascimento.
Fasi finali del restauro
Attualmente, il restauro sta per entrare nel vivo con le operazioni finali, che includeranno il restauro conservativo della volta, la messa in sicurezza delle opere a carboncino e un attento lavoro sul pavimento. La strategia di intervento è indirizzata a garantire la preservazione e la valorizzazione di questo spazio, richiamando la sua importanza storica e culturale. Al termine di questi lavori, si prevede anche un allestimento che completerà l’esperienza dei visitatori, offrendo loro uno sguardo autentico nel mondo di Leonardo. Il restauro della Sala delle Asse è un esempio di come la storia possa essere raccontata attraverso l’arte, rivelando le narrazioni che essa custodisce.
Ultimo aggiornamento il 1 Gennaio 2025 da Sara Gatti