A Bagnaia, frazione del comune di Viterbo, si stanno intensificando i lavori di restauro e conservazione della storica Villa Lante, un gioiello architettonico del Rinascimento italiano. Grazie a un finanziamento cospicuo di sette milioni di euro fornito dal Ministero della Cultura, è stata avviata la seconda fase di un progetto ambizioso dedicato al recupero di questo patrimonio culturale. L’incontro pubblico di questa mattina ha fatto il punto sui progressi dei lavori, coinvolgendo diverse figure istituzionali e tecniche.
Dettagli sul finanziamento e presenza istituzionale
Al briefing hanno partecipato Elisabetta Scungio, direttrice della Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio, il vicesindaco di Viterbo Alfonso Antoniozzi, Lara Anniboletti funzionaria di Villa Lante e Marina Cogotti, responsabile dei lavori. La presenza di queste personalità evidenzia l’importanza che il progetto riveste non solo a livello locale, ma anche per la valorizzazione del patrimonio culturale nazionale. Il finanziamento da parte del Ministero della Cultura sottolinea l’impegno istituzionale nel favorire iniziative che non solo preservano la bellezza dei luoghi storici, ma anche offrono opportunità di crescita e sviluppo per la comunità .
La prima fase e il lavoro sulla biodiversitÃ
La prima fase del progetto, avviata nel 2024, si è concentrata sulla ricerca e lo studio della flora e fauna del parco che circonda la villa. Questo primo step ha portato al censimento di oltre 600 alberi presenti nell’area, evidenziando il valore ambientale e paesaggistico del sito. Questa attività , oltre a fornire informazioni dettagliate sugli elementi botanici presenti, è stata fondamentale per pianificare in modo sostenibile le successive fasi di lavoro. Gli interventi di recupero non si limitano a rimodernare il sito architettonico, ma integrano anche la valorizzazione dell’ecosistema locale, proponendo un approccio olistico alla conservazione del patrimonio.
La seconda fase: recupero delle fontane e dei giardini
Entrata in corsa da gennaio, la seconda fase del restauro prevede il recupero delle storiche fontane e dei giardini della villa. Questa fase include la realizzazione di un impianto di ricircolo dell’acqua, essenziale per il funzionamento delle fontane, specialmente d’estate, quando l’attrattiva turistica è ai massimi livelli. Le fontane oggetto di intervento comprendono quella del Diluvio, dei Delfini, dei Lumini, dei Mori, del Castoro e del Conservone. Ogni struttura porterà con sé la storia e il fascino unici che caratterizzano Villa Lante. Al contempo, sarà necessario riattivare alcuni punti d’acqua della rete che da anni non vengono utilizzati, richiedendo una rifatta completa dell’attuale conduttura idrica. Questi lavori mirano a ripristinare il funzionamento delle fontane come parte integrante della bellezza e della funzionalità del giardino.
Coinvolgimento della comunità locale e previsione di conclusione
Un aspetto significativo sottolineato dal vicesindaco Antoniozzi durante l’incontro è l’inclusione della comunità nel processo di restauro. L’intenzione di organizzare incontri ciclici aperti ai cittadini offre l’opportunità di partecipare attivamente ai lavori in corso, condividendo il progresso e l’importanza del progetto. Questo approccio favorisce un senso di appartenenza e di coinvolgimento, creando un legame forte tra i cittadini e il proprio patrimonio culturale.
La conclusione dei lavori è prevista per marzo 2026. Con l’avanza di questo importante progetto, Bagnaia e la Villa Lante avranno modo di rinnovare la propria immagine come meta culturale di riferimento, promuovendo storia e bellezza.