A Avezzano, la mattina del 25 aprile 2025 è stata animata da un evento dedicato alla memoria della Resistenza nella Marsica. Bambini, ragazzi e adulti si sono ritrovati nella pineta cittadina per ascoltare racconti e testimonianze legate a quel periodo storico. L’iniziativa, promossa dalla Piccola biblioteca marsicana e appoggiata dal Comune di Avezzano, si inserisce nel calendario delle celebrazioni della Liberazione e ha offerto un momento di riflessione e partecipazione, nonostante l’interruzione causata da un forte temporale.
Il racconto di ignazio silone sulla libertà in carcere
L’incontro si è aperto con la lettura di brani di Ignazio Silone tratti dal periodo in cui l’autore fu rinchiuso in carcere nel 1942. Questi testi hanno offerto un quadro intenso sulla condizione della libertà negata durante il regime fascista e hanno introdotto il tema della resistenza personale e collettiva. La voce di Silone, scrittore e attivista, ha dato il via a una serie di letture che hanno valorizzato le esperienze dei martiri della lotta partigiana.
Storie di coraggio e sacrificio
Dopo l’omaggio a Silone, è partita una sequenza di interventi che hanno riportato alla luce le vicende di figure come Bruno Corbi e Nando Amiconi, protagonisti locali della Resistenza. Le testimonianze hanno raccontato storie di coraggio e sacrificio, nello scenario della Marsica durante gli anni più duri della guerra. Le letture hanno coinvolto i presenti ed espresso il valore di quelle vicende attraverso parole dirette e documentate.
La pineta di avezzano come luogo simbolico per la memoria storica
La scelta della pineta come location non è casuale. In questo spazio si trovano i pannelli informativi dedicati all’ex campo di concentramento sorto nel 1916, subito dopo il terremoto che colpì la zona. Questo campo, utilizzato fino alla fine della prima guerra mondiale e successivamente riattivato come luogo di prigionia nella Seconda Guerra Mondiale, rappresenta un contesto storico significativo per commemorare il 25 aprile.
Alessio De Stefano, curatore della Piccola biblioteca marsicana, ha spiegato come la pineta rimanga un punto di riferimento importante per la storia locale. Il luogo racchiude tracce tangibili del passato che si lega alla memoria del conflitto e della Liberazione. L’area è quindi stata scelta per ospitare un evento che intreccia narrazione, immagini e documenti storici su uno scenario concreto.
La piccola biblioteca marsicana e la promozione della cultura storica
La Piccola biblioteca marsicana nasce nel 2019 come iniziativa per raccontare il territorio attraverso archivi, libri, fotografie e dipinti. Si tratta di un progetto che rende accessibili materiali preziosi per chi svolge ricerche sulla Marsica. Così la cultura storica locale trova uno spazio in cui rivivere e farsi conoscere.
Attraverso appuntamenti come “80 voglia di Resistenza”, la biblioteca non si limita all’archivio, ma si fa motore di iniziative culturali. Questi eventi permettono alla cittadinanza di entrare in contatto diretto con la storia, soprattutto nelle date commemorative. L’obiettivo è mantenere viva la memoria collettiva e suscitare interesse verso le vicende che hanno segnato la zona.
La forza della partecipazione
Nonostante l’arrivo improvviso di una pioggia intensa, l’attenzione dei presenti non è venuta meno. La partecipazione di bambini e adolescenti ha mostrato l’importanza di coinvolgere le nuove generazioni nella conoscenza delle radici storiche locali. Ascoltare le voci di chi ha vissuto o narrato quei momenti, aiuta a costruire una coscienza condivisa.
L’evento si inserisce nel complesso calendario cittadino dedicato alla Liberazione. Ogni anno, Avezzano rinnova questo impegno raccogliendo storie e testimonianze con modalità diverse. In un luogo carico di memorie materiali e simboliche come la pineta, le letture e i racconti si trasformano in un dialogo vivo tra passato e presente. La presenza della comunità conferma l’interesse verso questi temi, fondamentali per la conoscenza del territorio e della sua storia.