Il progetto per la realizzazione di una nuova rete ad alta tensione nel porto mercantile della Spezia è ufficialmente avviato, con un investimento previsto di 37 milioni di euro. Questo intervento, considerato cruciale per lo sviluppo del porto spezzino, mira a soddisfare un fabbisogno energetico di 110 megawatt, necessario per l’elettrificazione delle banchine e altre infrastrutture. Il commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, Federica Montaresi, ha sottolineato l’importanza di questo progetto per gli investimenti futuri e per il funzionamento complessivo del porto.
Dettagli della nuova rete di alta tensione nel porto
La nuova rete di distribuzione dell’energia elettrica prevede diverse opere significative. Tra queste, la costruzione di una stazione elettrica in località Stagnoni, connettendosi alla rete di trasmissione nazionale gestita da Terna SpA. Inoltre, sono previsti lavori per la posa in sotterraneo di cavi elettrici, che garantiranno una distribuzione efficiente dell’energia dentro il porto mercantile. Questo progetto è in linea con le esigenze sempre più crescenti di sostenibilità e di modernizzazione del sistema portuale.
Un elemento chiave del progetto è rappresentato dalla realizzazione di tre stazioni di trasformazione, indispensabili per l’alimentazione delle utenze finali. Tra queste, anche il sistema di cold ironing, che permetterà le operazioni di approdo delle navi riducendo le emissioni inquinanti.
La tempistica per l’ultimazione dei lavori è di 455 giorni consecutivi dalla consegna ufficiale, il che significa che la Spezia potrebbe vedere il completamento delle opere già entro la metà del 2026, a favore di un settore portuale in rapida espansione.
Investimenti e sostenibilità: il futuro del porto
Federica Montaresi ha descritto il progetto come un modello di integrazione tra infrastrutture e servizi, fondamentale per il progresso del porto. Questo approccio non solo punta a migliorare l’efficacia delle operazioni portuali, ma anche a garantire uno sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista economico che ambientale. La futura elettrificazione delle banchine rappresenta un passo cruciale per rendere il porto un centro di eccellenza per il traffico marittimo.
La nuova rete elettrica si inserisce in un contesto più ampio di innovazione nel settore portuale, che sta evolvendo verso sistemi più ecologici e meno dipendenti da fonti inquinanti. Con l’implementazione di infrastrutture moderne, la Spezia punta a attrarre un maggior numero di investimenti e a migliorare le proprie capacità operative, favorendo una competizione sempre più forte nel panorama portuale europeo.
Attività in corso: il progetto di cold ironing
Parallelamente all’implementazione della nuova rete elettrica, proseguono i lavori per gli impianti di cold ironing, che saranno attivi nei moli del secondo e terzo bacino portuale, oltre al molo Garibaldi. Questi impianti hanno lo scopo di permettere alle navi di spegnere i motori durante le operazioni di carico e scarico, mantenendo comunque le apparecchiature attive, riducendo così l’inquinamento atmosferico nelle aree portuali.
La realizzazione del molo Garibaldi, in particolare, sarà alimentata in modo indipendente e il suo avvio è previsto nel 2025. Si preannuncia così un porto della Spezia non solo più moderno, ma anche più attento alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute pubblica, ponendo solide basi per un futuro sostenibile e competitivo.