Avvio del processo per falso in bilancio a Milano: imputata Daniela Santanchè insieme a manager e dipendenti

Avvio del processo per falso in bilancio a Milano: imputata Daniela Santanchè insieme a manager e dipendenti

Il processo per falso in bilancio contro l’ex ministro Daniela Santanchè e 15 imputati si concentra su perdite occultate da Visibilia, rivelando irregolarità finanziarie e strategie discutibili.
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Il 15 aprile 2023, il Tribunale di Milano ha avviato un processo per falso in bilancio che coinvolge l'ex ministro Daniela Santanchè e 15 tra manager e dipendenti di Visibilia Editore. Le accuse riguardano l'occultamento di perdite milionarie e la creazione di una falsa immagine della salute finanziaria delle aziende, con l'obiettivo di evitare operazioni di ricapitalizzazione. Le intercettazioni telefoniche - Gaeta.it

Il 15 aprile 2023, il Tribunale di Milano ha dato inizio a un processo significativo per falso in bilancio che coinvolge l’ex ministro Daniela Santanchè e altri 15 tra manager e dipendenti. Le accuse si concentrano sulla presunta occultazione di perdite milionarie accumulate nel periodo tra il 2016 e il 2022 dalle società Visibilia Editore spa e Visibilia Editrice srl. Entrambe le aziende hanno già patteggiato in fase di udienza preliminare. L’attenzione del pubblico si rivolge anche alla Visibilia srl in liquidazione, che è stata rinviata a giudizio con la prescrizione intervenuta per i bilanci precedenti.

Accuse e strategie di bilancio discutibili

Gli imputati sono accusati di aver sistematicamente mascherato le difficoltà finanziarie delle aziende, occultando la loro incapacità di generare reddito per ottenere profitti ingiusti. Questa strategia ha permesso alle aziende di evitare costose operazioni di ricapitalizzazione e di non attuare gestioni più sagge dei conti aziendali. Il risultato, secondo i pubblici ministeri, è stata una situazione di insolvenza che avrebbe potuto essere evitata mediante una condotta più trasparente e responsabile.

Alla prima udienza, saranno affrontate questioni come la costituzione delle parti e l’ammissione delle prove. I pubblici ministeri Maria Gravina e Luigi si preparano a presentare una serie di documenti, tra cui le sentenze definitive delle società e numerose informative elaborate dalla Guardia di Finanza. Questi documenti includeranno, tra l’altro, le relazioni della Banca d’Italia, redatte da esperti che hanno lavorato per supportare l’Autorità giudiziaria, spiegando ulteriormente la complessità dell’inchiesta.

Rivelazioni da intercettazioni telefoniche

Le intercettazioni telefoniche hanno rivelato conversazioni critiche tra i dirigenti delle società. Uno dei momenti chiave è un dialogo del 2 novembre 2022 in cui Massimo Cipriani, ex manager, commenta le conseguenze di non aver onorato i debiti fiscali, descrivendo la situazione come un vero e proprio “disastro” per un politico. Queste affermazioni si sono rivelate significative per l’accusa, poiché segnalano un riscontro diretto con la questione della gestione delle finanze aziendali.

Anche Massimo Gabelli, ex presidente del collegio sindacale, in una chiamata con Dimitri Kunz, ha discusso la contestazione di un debito, evidenziando le difficoltà legate alla situazione finanziaria e le implicazioni legali in vista del processo. Questi scambi di comunicazione suggeriscono non solo una consapevolezza delle irregolarità, ma anche una strategia per gestire il rischio legale.

L’elemento dell’avviamento e le irregolarità

Un aspetto centrale in questa vicenda è il concetto di avviamento, che rappresenta il valore intrinseco di un’azienda derivante dalla sua capacità di generare reddito. Gli inquirenti hanno sottolineato che questo valore avrebbe dovuto subire una svalutazione già alla fine del 2016, andando a impattare gravemente sul patrimonio netto dell’azienda. La decisione di mantenere l’avviamento al suo valore dichiarato ha favorito la creazione di una falsa immagine della salute finanziaria di Visibilia.

Diverse segnalazioni da parte di soci di minoranza, che richiedevano risarcimenti per irregolarità gestionali, hanno dato il via alle indagini. Questi soci, rappresentati da Giuseppe Zeno, finanziere delle Bahamas, si sono costituiti parte civile nel processo, contribuendo a un quadro giuridico già complesso.

La vicenda di Daniela Santanchè e delle sue aziende continua a generare interesse e curiosità, e gli sviluppi del processo potrebbero avere ripercussioni significative su diversi fronti, sia legali sia reputazionali.

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