Avvistamenti allarmanti di pesce scorpione nel Mediterraneo: due esemplari catturati in Calabria

Avvistamenti allarmanti di pesce scorpione nel Mediterraneo: due esemplari catturati in Calabria

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Avvistamenti allarmanti di pesce scorpione nel Mediterraneo: due esemplari catturati in Calabria - Gaeta.it

L’ISPRI ha recentemente avvertito della presenza di due esemplari di pesce scorpione nelle acque del Mediterraneo, mettendo in evidenza i seri rischi per la salute umana e la biodiversità. Originario del Mar Rosso, questo pesce velenoso rappresenta un nuovo pericolo per la fauna marina e gli appassionati di attività acquatiche.

Il pesce scorpione: una minaccia in espansione

Origini e diffusione della specie

Il pesce scorpione, noto scientificamente come Scorpaenidae, è una specie in grado di sopravvivere in diverse condizioni marine. Originario del MAR ROSSO, il pesce scorpione è stato avvistato anche nell’Oceano Indiano e nel Pacifico. A partire dagli anni ’90, ha iniziato a colonizzare nuove aree, tra cui la Florida, le Bahamas, il Mar dei Caraibi e gran parte delle coste occidentali dell’Atlantico. La recente comparsa nel Mediterraneo, in particolare nelle acque italiane, greche e croate, ha suscitato preoccupazione tra gli esperti di biodiversità.

Problemi per la biodiversità marina

La presenza del pesce scorpione nel Mediterraneo non ha solo implicazioni per la salute degli esseri umani, ma anche per l’ecosistema marino. Questo pesce, grazie alle sue abitudini alimentari aggressive, potrebbe causare un cambiamento nell’equilibrio della biodiversità costiera. Come predatore dominante, il pesce scorpione potrebbe competere con le specie locali per il cibo, riducendo così le popolazioni di pesci nativi e alterando l’ecosistema marino nel lungo termine.

Cattura e avvistamenti recenti

Incidente in Calabria

Uno dei due esemplari recentemente avvistati è stato catturato da pescatori professionisti nel mare di Le Castella, nei pressi di Crotone, a una profondità di circa 24 metri. Gli pescatori, consapevoli dei rischi legati alle specie invasive, hanno segnalato prontamente la cattura. Questo evento è significativo, poiché sottolinea la crescente presenza del pesce scorpione nella regione.

Avvistamenti nel sud Italia

L’altro esemplare è stato avvistato durante un’immersione nelle acque di Marina di Gioiosa Ionica lo scorso 25 giugno, a una profondità di 12 metri. Questi avvistamenti sono un segnale allarmante per le autorità italiane e gli esperti di mare, che monitorano costantemente l’evoluzione dell’habitat marino locale.

Rischi per la salute umana

Veleno e sintomi

Il pesce scorpione è noto per le spine velenose situate nelle pinne dorsali, anali e pelviche. Anche dopo la morte dell’animale, le spine mantengono la loro tossicità per 24-48 ore. Una puntura può risultare estremamente dolorosa e comportare una serie di sintomi gravi, tra cui nausea, vomito, febbre, convulsioni e difficoltà respiratorie. In casi più gravi, possono verificarsi necrosi locale e perdita di sensibilità nell’area colpita.

Raccomandazioni in caso di puntura

In caso di puntura da parte di un pesce scorpione, è fondamentale seguire delle linee guida per mitigare il dolore e i potenziali effetti tossici. La prima azione consiste nella rimozione delle spine dal corpo. Successivamente, si consiglia di disinfettare la ferita e immergere la parte colpita in acqua molto calda. Questa procedura aiuta a distruggere la struttura proteica della tossina, alleviando così il dolore. Gli esperti avvertono di contattare un medico in ogni caso di puntura per ricevere un trattamento adeguato e tempestivo.

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