Axpo ha ufficializzato un’importante iniziativa che segna un passo significativo nel settore delle energie rinnovabili in Italia. L’azienda svizzera ha pianificato la costruzione di due impianti per la produzione di biometano in Sicilia, dimostrando l’impegno nell’espansione della sua rete di impianti sostenibili. Questi nuovi impianti, attesi per la seconda metà del 2026, si inseriscono in un processo più ampio di transizione energetica che coinvolge anche altre nazioni europee. La produzione di biometano avrà un impatto positivo non solo sull’ambiente, ma anche sull’economia locale.
Dettagli sulla costruzione degli impianti
I due nuovi impianti, che sorgeranno a Mazara del Vallo, sulla costa occidentale, e a Paternò, nella zona orientale nei pressi di Catania, sono progettati per generare complessivamente circa 90 GWh di energia rinnovabile all’anno, contribuendo così al fabbisogno energetico della rete nazionale. Axpo ha programmato di avviare i lavori di costruzione nei primi mesi del 2025, con l’obiettivo di impiantarsi completamente sul territorio entro il 2026.
La scelta della Sicilia non è casuale; la regione offre un’abbondanza di risorse naturali e materiali di scarto agricolo, che saranno utilizzati per il processo di produzione del biometano. Il coinvolgimento della società Atzwanger, insieme a BiHcon, assicura che i lavori siano gestiti da esperti nel settore dell’ingegnerizzazione e della costruzione. I progetti fanno parte di un piano strategico più ampio di Axpo, che prevede un incremento della capacità di produzione di energie rinnovabili in Europa.
L’impatto ambientale e sociale del biometano
Il biometano prodotto dagli impianti avrà la caratteristica di essere carbon-neutral, generando emissioni zero. Questo aspetto è cruciale per contribuire agli obiettivi di sostenibilità ambientale adottati da molte nazioni, incluso l’Italia. Inoltre, la produzione di biometano non solo offre vantaggi ecologici, ma stimolerà anche l’economia locale.
Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia, sottolinea come le tecnologie innovative, come quelle per la produzione di biometano, possano creare opportunità occupazionali e beneficiare le aziende agricole locali. L’interazione tra il settore agricolo e quello energetico potrebbe generare nuovi posti di lavoro e stimolare l’economia del territorio.
La strategia di crescita di Axpo in Europa
La decisione di Axpo di lanciare questi progetti in Sicilia si inserisce in una serie di iniziative simili in tutto il continente. L’azienda ha recentemente annunciato progetti di biogas anche in Portogallo e Polonia, evidenziando una strategia di crescita ambiziosa nel campo delle energie rinnovabili.
Véronique Abrate, Head of Biogas International di Axpo, ha dichiarato che l’azienda sta procedendo con progressi significativi per espandere la propria presenza. L’aggiunta di questi nuovi impianti in Italia rappresenta il quarto e il quinto progetto di biometano previsto dalla società , marcando un passo importante verso la creazione di una rete diversificata di fornitura energetica.
L’esperienza di Axpo nel settore del biogas
Axpo vanta una solida esperienza nella gestione di impianti di biogas e biomassa. In Svizzera, l’azienda gestisce 15 impianti di produzione di biogas, focalizzandosi sulla fermentazione dei rifiuti organici. Questi impianti non solo producono energia rinnovabile, ma forniscono anche fertilizzanti naturali, contribuendo a un’economia circolare.
Recentemente, Axpo ha ampliato la sua portata anche in Spagna, dove un impianto di Torre SantamarÃa sta producendo annualmente 26 GWh di biometano, con piani per quadruplicare questa produzione. Questo dimostra la volontà di Axpo di investire massicciamente nella produzione di biometano in diversi territori.
Con l’avvio dei lavori programmato per il 2025, i nuovi impianti di biometano in Sicilia sono destinati a rappresentare un contributo significativo nella transizione verso un futuro energetico più sostenibile in Italia e in Europa.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano