Nella provincia di Ravenna, l’azienda agricola Mordini di Riolo Terme ha fatto notizia per una situazione preoccupante: a distanza di oltre un anno dall’alluvione che ha devastato la zona, ha ricevuto un rimborso di appena 14 euro a fronte di una richiesta di 30mila euro. La denuncia è arrivata dal titolare Stefano Mordini, che ha evidenziato la necessità di un intervento concreto da parte del governo per supportare le aziende agricole in difficoltà. Questo caso solleva interrogativi sulla gestione dei fondi destinati a riparare i danni causati da eventi climatici estremi.
La denuncia di Stefano Mordini
Le difficoltà post alluvione
Stefano Mordini ha espresso la sua delusione per la scarsità di aiuti economici ricevuti dalla sua azienda agricola, che si dedica alla coltivazione di piante da frutto, viti, grano, orzo ed erba medica. Durante un incontro avvenuto all’inizio di luglio con altri agricoltori e le associazioni di categoria, ha affermato con fermezza l’urgenza di interventi significativi da parte delle autorità competenti. “La mia azienda è stata gravemente danneggiata dall’alluvione,” ha dichiarato, sottolineando la mancanza di aiuti adeguati. L’unico sostegno ricevuto è stato un bonifico ridicolo di 13 euro e 83 centesimi, che ha suscitato indignazione e incredulità tra i membri della comunità agricola.
Un intervento insufficiente
Mordini ha stimato di aver subito danni ben più gravi, con una richiesta di rimborso fissata a 30 mila euro. La risposta ricevuta non solo è stata irrituale, ma ha anche sollevato dubbi sull’efficacia delle procedure di risarcimento. A chi ha chiesto spiegazioni sull’importo esiguo del rimborso, Mordini ha ricevuto un silenzio assordante, alimentando il malcontento tra gli agricoltori della zona. La gravità della situazione è ulteriormente accentuata dalle frane che hanno colpito il territorio e dai costi sostenuti per la riparazione delle strade, onere che l’azienda ha dovuto affrontare senza ricevere supporto.
Cosa è AgriCat?
Un fondo per l’agricoltura emiliano-romagnola
AgriCat è un fondo mutualistico istituito dal Governo italiano, con il fine di sostenere le realtà agricole dell’Emilia-Romagna, colpite da eventi calamitosi come l’alluvione del maggio 2024. Con un ammontare di 50 milioni di euro a disposizione, il fondo è destinato a supportare le aziende agricole nel processo di ricostruzione e rilancio delle attività dopo eventi disastrosi. Questo approccio mira a creare una rete di sicurezza per le imprese agricole della regione, in un contesto in cui i cambiamenti climatici stanno aumentando la frequenza e l’intensità di tali fenomeni.
La gestione dei fondi e le critiche
Tuttavia, nonostante le buone intenzioni, la gestione del fondo AgriCat ha suscitato alcune critiche. Gli agricoltori si interrogano sull’efficacia della distribuzione dei fondi e sulla ragione per cui i rimborsi siano così esigui. La situazione dell’azienda agricola Mordini fa emergere dubbi sul funzionamento e sulla trasparenza del sistema di sostegno economico. È cruciale chiarire come vengono valutati i danni e quali criteri determinano l’ammontare dei rimborsi erogati. I rappresentanti del settore agricolo chiedono una maggiore chiarezza e la revisione delle procedure, affinché gli aiuti arrivino in maniera adeguata e soprattutto tempestiva.
La strada da percorrere
Necessità di un intervento governativo
Il caso dell’azienda di Riolo Terme rappresenta solo uno degli esempi di difficoltà che molti agricoltori stanno affrontando in seguito all’alluvione. La mancanza di aiuti economici significativi potrebbe mettere a rischio la sopravvivenza di molte imprese agricole nella regione. È fondamentale che le autorità si attivino per garantire un sostegno economico valido e immediato. Non si tratta solo di un rimborso, ma di un intervento strutturale volto a restituire vitalità a un settore già provato da condizioni avverse.
La solidarietà tra agricoltori
In questo contesto complesso, la solidarietà tra agricoltori e associazioni di categoria diventa un elemento chiave. La condivisione delle esperienze e delle difficoltà può contribuire a creare una rete di supporto che aiuti le aziende a fronteggiare al meglio le sfide future. Solo unendo le forze sarà possibile fare pressione sulle istituzioni affinché adottino misure più efficaci e rapide per il recupero delle attività agricole danneggiate.
Ultimo aggiornamento il 29 Agosto 2024 da Sara Gatti