Azienda di call center a Matera: ritiro licenziamenti per 252 lavoratori dopo tavolo ministeriale

Azienda di call center a Matera: ritiro licenziamenti per 252 lavoratori dopo tavolo ministeriale

Accordo al ministero garantisce posti di lavoro per 252 dipendenti di Callmat, con supporto da Tim e cassa integrazione, mentre si pianificano interventi per il ricollocamento e la digitalizzazione.
Azienda di call center a Mater Azienda di call center a Mater
Azienda di call center a Matera: ritiro licenziamenti per 252 lavoratori dopo tavolo ministeriale - Gaeta.it

Una buona notizia arriva per i dipendenti della Callmat, l’azienda di call center con sede a Matera, che vedono ora garantito il loro posto di lavoro. Grazie a una recente trattativa condotta al ministero delle Imprese e del Made in Italy di Roma, è stato raggiunto un accordo importante che comporta il ritiro della procedura di licenziamento che, fino a pochi giorni fa, minacciava 252 lavoratori. Questo incontro è stato un appuntamento cruciale e ha visto la partecipazione di figure chiave, inclusi rappresentanti del governo e dell’azienda, oltre ai sindacati.

Risultati del tavolo ministeriale

L’incontro di oggi ha generato risultati significativi per i dipendenti di Callmat. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha accolto le richieste dei rappresentanti sindacali e ha ascoltato le preoccupazioni dei lavoratori. Tra i maggiori successi emersi dall’incontro, Tim, il principale committente della Callmat, ha assicurato un volume di commesse che garantirà l’operatività della società almeno fino a marzo del prossimo anno. Questa decisione è cruciale e permetterà di impiegare l’80% dell’attuale forza lavoro, alleviando la pressione su un settore già in difficoltà.

Interventi regionali e prospettive future

La Regione Basilicata, attraverso l’assessore regionale allo sviluppo economico, Francesco Cupparo, ha manifestato la volontà di attivare interventi volti alla digitalizzazione delle Pubbliche Amministrazioni locali. Tali azioni mirano a favorire il ricollocamento dei lavoratori che attualmente sono a rischio. Tuttavia, il successo di questi progetti dipende da un’analisi approfondita della loro applicabilità e impatto sul territorio lucano. È quindi fondamentale che vengano svolti incontri di follow-up per garantire che gli obiettivi vengano rispettati.

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha annunciato che monitorerà gli impegni assunti, con una nuova riunione già programmata per febbraio. Questo impegno a lungo termine offrirà una certa sicurezza ai dipendenti, che ora possono guardare al futuro con maggiore serenità.

La situazione dei lavoratori

A sostegno dei lavoratori, è stata disposta anche un periodo di cassa integrazione di nove mesi, un’occasione preziosa per affrontare l’incertezza economica attuale. I sindacati, in parte soddisfatti dal risultato del tavolo, non si fermano qui e hanno già chiesto una convocazione di un tavolo nazionale per discutere questioni più ampie riguardanti il settore dei call center e delle telecomunicazioni. Questo passo è visto come essenziale per affrontare in maniera globale le problematiche del settore e ricercare soluzioni durature per proteggere i posti di lavoro.

Il clima di tensione che aveva caratterizzato le ultime settimane sembra quindi allentarsi, ma la necessità di una vigilanza costante resta cruciale per garantire la stabilità e la sicurezza dei lavoratori di Callmat e del settore in generale.

Ultimo aggiornamento il 8 Gennaio 2025 da Donatella Ercolano

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