Azione in crisi: le dimissioni di Gelmini, Versace e Carfagna dal partito di Calenda

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Azione in crisi: le dimissioni di Gelmini, Versace e Carfagna dal partito di Calenda - Fonte: Adnkronos | Gaeta.it

L'attuale situazione politica in Italia è caratterizzata da significative defezioni all'interno del partito Azione, guidato da Carlo Calenda. Dopo l'uscita di Enrico Costa, altre tre figure di spicco, tra cui l'ex ministra Mariastella Gelmini e l’atleta paralimpica Giusy Versace, hanno annunciato ufficialmente la loro intenzione di lasciare il gruppo. Questo drammatico cambiamento segna un punto di svolta per il partito, mentre i membri sono sempre più contestati riguardo all'alleanza con il Movimento 5 Stelle e altre formazioni politiche.

Le dimissioni di Mariastella Gelmini

Mariastella Gelmini, ex ministra nel governo Berlusconi IV, ha comunicato il suo abbandono di Azione attraverso un comunicato ufficiale. Nella sua nota, Gelmini ha espresso rispetto per Calenda ma ha chiarito di non poter sostenere la direzione politica attuale del partito. Ha ricordato che, pur essendo entrata in Azione con entusiasmo due anni fa, le decisioni recenti del gruppo si sono discostate in modo significativo dalle sue aspettative. Questo cambio di rotta ha spinto Gelmini a considerare altre opzioni in un panorama politico che si presenta in continua evoluzione.

La rottura di Gelmini con Azione non è un caso isolato, ma parte di un fenomeno più ampio che vede il partito perdere pezzi. Le sue dichiarazioni riflettono un malcontento crescente tra i membri riguardo l'alleanza strategica con il M5S. Dopo la sua uscita, l'attenzione si è concentrata su come i suoi candidati all’interno del partito praticamente si stiano allontanando da posizioni che un tempo rappresentavano. La senatrice, attiva da molto tempo nella politica italiana, ha lasciato intendere che le sue future scelte politiche potrebbero collocarsi in un contesto più moderato e centrista.

Giusy Versace e l'uscita da Azione

Un'altra figura nota, Giusy Versace, ha seguito le orme di Gelmini e ha annunciato il suo ritiro dal partito. Versace ha confermato la sua stima nei confronti di Calenda, ma ha riconosciuto che le recenti scelte politiche non rispecchiano più le sue aspirazioni. Nel suo comunicato, ha sostenuto che, nonostante le decisioni potessero apparire giustificate, la direzione intrapresa non corrispondeva a quella che immaginava per il futuro del partito.

Tale decisione è indicativa di un malcontento più profondo che attraversa le fila di Azione. Simile a quelle di Gelmini, le dichiarazioni di Versace alimentano il dibattito sull'evoluzione del partito e sulle sue alleanze strategiche. La sua intenzione di unirsi al gruppo Misto di Palazzo Madama riflette una volontà di collocarsi in una fascia politica che la rappresenti meglio, mentre esplora le varie opportunità politiche disponibili nel contesto attuale.

La serata di Mara Carfagna e le alleanze strategiche

Nella serata seguente, Mara Carfagna ha reso nota anch'essa la decisione di distaccarsi da Azione. Quella di Carfagna rappresenta una terza defezione significativa in breve tempo, aggravando la crisi che il partito sta affrontando. Definita come una chiave di volta per il partito e per il suo sostegno al governo, la sua uscita sottolinea le difficoltà interne di Azione e la crescente attrazione verso formazioni politiche alternative.

Le uscite di Gelmini, Versace e Carfagna non sono avvenute in un vuoto politico. Sono correlate al dibattito in corso sull'alleanza con il Movimento 5 Stelle, particolarmente in vista delle prossime elezioni regionali in EMILIA ROMAGNA, LIGURIA e UMBRIA. Strategie politiche legate al "campo largo" considerate eccessive da alcuni esponenti, hanno spinto questi parlamentari a rivalutare il loro impegno in Azione. Con Costa tornato in Forza Italia e le ex ministre pronte a unirsi a formazioni moderate come "Noi Moderati", la questione della leadership nel centro e il suo futuro politico stanno sollevando interrogativi rilevanti.

Le manovre politiche nel centro-sinistra

Le ricadute di queste defezioni si inseriscono in un contesto politico più ampio, dove i partiti centrali si trovano a dover affrontare un investimento strategico significativo. Il cambio di leadership al centro è alimentato dall'interesse di forze politiche come il PARTITO DELLA LIBERTÀ di Giorgia Meloni e la LEGA di Matteo Salvini per attrarre elettori moderati e civici. Infatti, si assiste a un vero e proprio tentativo di occupare lo spazio politico lasciato vuoto a seguito delle recenti elezioni, con l'obiettivo di mantenere una rappresentanza adeguata nella governance del paese.

Le dimissioni di queste figure chiave rendono evidente come le manovre politiche nel centro-italiano siano allettanti e complesse. Con un'elettorato in continua evoluzione e una crescente domanda di nuovi progetti politici, Azione si trova ad affrontare una seria sfida nella costruzione di una base solida e coesa.

Ultimo aggiornamento il 17 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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