In un contesto sempre più segnato da eventi climatici estremi, la collaborazione tra enti, aziende e privati diventa essenziale per la salvaguardia del territorio. L’Accordo Agroambientale d’Area Offagna-Osimo, un progetto sostenuto dalla Regione Marche, si propone di affrontare le criticità legate al rischio idrogeologico attraverso interventi di sistemazione agroambientale. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa iniziativa che coinvolge coniugi, agricoltori e associazioni ambientaliste.
Il coinvolgimento degli attori locali
Il 12 febbraio scorso, si è tenuta un’assemblea che ha visto la partecipazione di 70 soggetti, tra cui enti pubblici, aziende di servizi, privati, agricoltori e vari gruppi di interesse. Questo ampio fronte rappresenta un esempio di come la comunità si unisca per affrontare le problematiche ambientali e promuovere misure di protezione efficaci. La Regione Marche ha finanziato l’iniziativa tramite il Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020, sottolineando l’importanza di investire risorse locali per la mitigazione dei rischi.
L’assemblea ha avuto un ruolo cruciale non solo per decidere sulle azioni da intraprendere, ma anche per discutere le problematiche rilevate nel territorio. Gli agricoltori, in particolare, hanno fatto valere le loro esperienze in merito alle difficoltà create dai cambiamenti climatici, contribuendo a delineare gli obiettivi e le strategie da adottare. Questa partecipazione attiva si traduce in un maggior senso di responsabilità e cura nei confronti dell’ambiente.
Gli interventi programmati nel progetto
Il progetto prevede quattro interventi specifici nelle località di Offagna e Osimo, due per ciascun comune. Gli interventi si concentreranno principalmente sulla sistemazione dei corsi d’acqua e sulla messa in sicurezza di alcune aree critiche. Tre degli interventi riguardano i corsi d’acqua per il deflusso delle acque meteoriche superficiali, un aspetto fondamentale per ridurre l’impatto delle piogge violente. L’altro intervento prevede lavori su una parte di via Santo Stefano a Osimo.
L’investimento complessivo per questi lavori ammonta a 926.081,81 euro, distribuendo i costi tra il Consorzio di Bonifica delle Marche e i due comuni. In particolare, il Consorzio si accolla 93.054,15 euro, il comune di Offagna 77.655,79 euro e il comune di Osimo 122.356,06 euro. Questi sforzi coordinati dimostrano l’importanza della collaborazione tra enti per affrontare le sfide ambientali.
Le dichiarazioni dei rappresentanti locali
Ezio Capitani, sindaco di Offagna, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti, evidenziando come questo progetto rappresenti una pietra miliare nella gestione dei rischi idrogeologici. Capitani ha descritto l’iniziativa come un importante traguardo, ma anche come una base per costruire relazioni durature e fruttuose tra i vari stakeholders, rivolte a una gestione sostenibile del territorio.
Allo stesso modo, i tecnici del comune di Osimo, portavoce del Commissario straordinario Branca, hanno rimarcato l’importanza dell’azione condivisa. Lavorare insieme è essenziale per realizzare misure efficaci che non solo proteggano la popolazione, ma garantiscano anche un futuro più sicuro per il territorio.
Questi interventi rappresentano una risposta concreta alle esigenze della comunità ; affermare l’impegno verso una gestione territoriale responsabile e mirata è fondamentale per garantire sicurezza e prosperità ai cittadini.