Azioni fraudolente nel settore Ncc: scoperta di un giro di false licenze tra Roma e Milano

Azioni fraudolente nel settore Ncc: scoperta di un giro di false licenze tra Roma e Milano

Un’organizzazione criminale a Roma ha venduto 900 licenze di Noleggio con Conducente false, guadagnando oltre 400 mila euro. Quarantasette indagati sono stati rinviati a giudizio per associazione a delinquere.
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Azioni fraudolente nel settore Ncc: scoperta di un giro di false licenze tra Roma e Milano - Gaeta.it

Un’organizzazione criminale specializzata nella vendita di licenze di Noleggio con Conducente false sta attirando l’attenzione della Procura di Roma. I sospetti si concentrano su un gruppo di indagati che avrebbe messo in commercio documenti falsificati, riuscendo a guadagnare oltre 400 mila euro. Mentre alcune vittime della truffa hanno preso la decisione di denunciare l’illecito, altri hanno scelto di rimanere nel silenzio. L’indagine rivela un mondo sotterraneo di frodi che affligge il settore dei trasporti.

Il giro d’affari delle licenze false

L’organizzazione operativa tra il 2019 e il 2020 ha messo in circolazione circa 900 licenze fasulle, generando un business illegale assai florido. Gli accusati, in totale quarantasette, sono stati rinviati a giudizio con l’accusa principale di associazione a delinquere. Di questi, quattordici si trovano ad affrontare un’accusa particolarmente seria, poiché la Procura ha dimostrato come ciascuno interpretasse un ruolo specifico nel processo di contraffazione. Alcuni si occupavano della vendita e del passaggio di denaro, mentre altri erano direttamente coinvolti nella creazione dei documenti taroccati.

Le licenze venivano vendute a prezzi stracciati, oscillando tra 15 mila e 40 mila euro, un giá inimmaginabile se paragonato ai 70 mila euro richiesti nel mercato legittimo. Questa strategia ha attratto numerosi acquirenti in cerca di un affare facile, la cui buona fede è stata poi frustrata dalla scoperta della frode. È emerso che alcune vittime, dopo aver compreso la natura illegale della transazione, hanno informato le autorità. Altre, invece, hanno deciso di mantenere un profilo basso.

L’organizzazione dietro la truffa

Analizzando le dinamiche interne del gruppo, la Procura ha identificato due figure chiave: Alessandro Rosati ed Emidio Viola. Rosati agiva sotto falso nome, utilizzando l’identità di Andrea Astolfi per facilitare operazioni illecite, mentre Viola, attualmente irreperibile e assistito dall’avvocato Gianluca Scandale, si occupava della gestione dei pagamenti tramite carte prepagate. Un altro personaggio di rilievo è Romano Braconi, indicato come il responsabile della consegna delle false licenze agli acquirenti all’ufficio della Motorizzazione civile.

Il ruolo di Sabrina Franzese e Franco Di Iorio non è da sottovalutare; essi erano incaricati di ricevere i pagamenti e di distribuirli, mantenendo operativa la rete. Un imputato, Francesco Paolessi, è stato invece escluso dall’accusa di associazione a delinquere, avendo dimostrato che le sue carte prepagate non erano collegate alle attività del gruppo. Questo squilibrio tra le responsabilità all’interno dell’organizzazione evidenzia le complesse modalità con cui si svolgevano le operazioni illecite.

Modalità operative delle frodi Ncc

Un caso emblematico del modus operandi del gruppo risale a marzo 2019. Rosati, usando l’identità fittizia di Gianluca, ha approcciato un dipendente di Mipa Travel, una cooperativa attiva nel settore Ncc. Presentandosi come un mediatore in cerca di compratori per licenze, ha ingannato il personale con la promessa di un affare vantaggioso: una licenza emessa dal Comune di Grottaferrata a 40 mila euro. Dopo un colloquio fruttuoso, il dipendente, attratto dall’opportunità, ha versato una prima parte di 6 mila euro.

La truffa è venuta a galla solo pochi giorni dopo, quando il dipendente ha scoperto che la documentazione si rivelava del tutto falsa. Questo episodio esemplifica l’abilità con cui l’organizzazione ha operato nel settore, utilizzando tecniche di persuasione e inganni raffinati. Contestualmente, l’Anar, l’associazione di categoria degli Ncc, ha deciso di attivarsi via legale per tutelare gli interessi dei propri associati e combattere contro simili pratiche.

Con la legalità sotto pressione, la lotta contro il crimine organizzato nel settore Ncc richiederà un impegno costante da parte delle autorità competenti. Mantenere la trasparenza e garantire un mercato sano sarà essenziale per recuperare la fiducia dei consumatori e tutelare i professionisti che operano nel rispetto delle norme.

Ultimo aggiornamento il 12 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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