Bagnino di Cavallino-Treporti multato dopo un eroico salvataggio: la burocrazia colpisce ancora

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Bagnino di Cavallino-Treporti multato dopo un eroico salvataggio: la burocrazia colpisce ancora - Fonte: Ansa | Gaeta.it

Un bagnino di Ca' Savio, frazione di Cavallino-Treporti nel comune di Venezia, si è trovato in difficoltà dopo aver salvato una bagnante da un possibile annegamento. L'eroico gesto, avvenuto il 3 settembre, si è trasformato in una spiacevole sorpresa per Saverio Amato, 44 anni, il quale ha ricevuto una multa di 1.032 euro per non aver avvisato tempestivamente la Capitaneria di Porto dell'intervento di soccorso. Questa situazione solleva domande sull'efficacia delle normative e delle procedure burocratiche in caso di emergenze.

un salvataggio ora contestato

L'incidente in spiaggia

La giornata del 3 settembre è iniziata come le altre sulla spiaggia di Ca' Savio, ma si è presto trasformata in un episodio critico. Una bagnante settantenne, di origine straniera, è stata colta da un malore mentre si trovava in mare. Saverio Amato, bagnino esperto e conosciuto per il suo impegno, non ha esitato: si è tuffato immediatamente in acqua per soccorrerla e riportarla a riva. Questa azione tempestiva ha evitato il peggio, dimostrando il valore e la prontezza di un professionista del salvataggio.

La burocrazia che penalizza

Tuttavia, l'intervento di Amato non è passato senza conseguenze. Secondo le normative vigenti, è obbligatorio avvisare la Capitaneria di Porto in caso di emergenza. Il bagnino, dopo aver soccorso la turista, non ha comunicato il fatto in tempo utile, e ciò ha portato all'emissione della multa. La Capitaneria è stata informata successivamente dal personale del 118, ritardando gli interventi istituzionali previsti. La penalizzazione di Amato ha generato indignazione tra i suoi colleghi e residenti, che ritengono ingiusta la multa a un uomo che ha dato prova di grande coraggio e abnegazione.

la reazione delle autorità

L'intervento del governatore del veneto

Il caso ha attirato l'attenzione delle istituzioni, e non è passato inosservato neanche al governatore del Veneto, Luca Zaia. In una dichiarazione, Zaia ha sottolineato l'importanza di rispettare le leggi e le procedure. Pur riconoscendo la necessità di un'adeguata regolamentazione, ha espresso la sua opinione sulla situazione, affermando che la burocrazia a volte finisce per ostacolare il buon senso. Egli ha invitato a considerare le circostanze particolari del salvataggio e a rivedere l'approccio applicato alla situazione del bagnino di Cavallino-Treporti, auspicando che non si penalizzi colui che salva una vita a causa di mancanza di "scartoffie".

Il ricorso di saverio amato

Saverio Amato ha annunciato che presenterà ricorso contro la multa, sostenendo di aver agito nel miglior modo possibile per garantire la sicurezza della bagnante. Questa decisione di contestare la sanzione potrebbe dar vita a un dibattito più ampio sulle normative di soccorso e sull'efficienza dei protocolli in situazioni di emergenza. La sua determinazione a combattere questa sanzione, unita all'appoggio dei suoi colleghi e della comunità, potrebbe portare a una rivalutazione della procedura di salvataggio e delle responsabilità associate.

un caso emblematico di mala-burocrazia

Le implicazioni più ampie del caso

Questo episodio non è solo un punto di tensione per un bagnino e le autorità locali, ma potrebbe rappresentare un campanello di allarme per la burocrazia italiana. La situazione ha messo in luce come le norme, sebbene necessarie, possano talvolta risultare inadeguate o controproducenti nei momenti di crisi. La legislazione attuale sulle procedure di soccorso potrebbe richiedere un'analisi e una revisione, affinché non vengano messi in secondo piano i valori fondamentali di umanità e solidarietà.

Contesto nel settore balneare

Nell'industria balneare, la rapidità e la precisione nell'intervento di soccorso sono di fondamentale importanza. La storia di Saverio Amato ricorda a tutti gli operatori di questo settore che, anche di fronte a codici e regolamenti, la vita umana rimane la priorità assoluta. La burocrazia deve supportare efficacemente i soccorritori e non ostacolarne l'operato in situazioni dove la tempestività è cruciale.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Armando Proietti

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