Bagno di Romagna: calo significativo delle presenze turistiche nel 2024 rispetto al 2019

Bagno di Romagna: calo significativo delle presenze turistiche nel 2024 rispetto al 2019

Bagno di Romagna affronta un calo significativo delle presenze turistiche nel 2024, con perdite economiche stimate oltre 1.200.000 euro, sollevando preoccupazioni sulla gestione e strategie locali.
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Bagno di Romagna: calo significativo delle presenze turistiche nel 2024 rispetto al 2019 - Gaeta.it

I recenti dati turistici rilasciati dalla Regione Emilia Romagna hanno messo in luce un contesto preoccupante per Bagno di Romagna. Nonostante il tentativo di ottimizzare l’attrattiva turistica, il saldo negativo delle presenze nel 2024 rispetto al 2019 è significativo. Questo calo potrebbe avere ripercussioni economiche pesanti, nonostante gli sforzi locali di recupero e promozione.

Trend negativo delle presenze turistiche

L’analisi delle statistiche turistiche per Bagno di Romagna evidenzia una flessione rispetto agli anni precedenti. Nel 2019, la località aveva registrato ben 255.467 presenze turistiche. Tuttavia, nel 2024, questo numero è sceso a 241.905, segnando una perdita di oltre 13.500 visitatori. Tale diminuzione non è solo un dato isolato; essa si traduce in una stima di perdita di fatturato che supera i 1.200.000 euro. La differenza di presenze indica una sfida significativa per l’economia locale, che dipende in larga parte dal turismo.

Le modalità di attrazione dei visitatori e le strategie comunicative potrebbero necessitare di una revisione attenta. Nonostante la spesa di oltre un milione di euro derivante dalla tassa di soggiorno, il risultato finale non si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Questo pone interrogativi sulla pianificazione e sull’utilizzo delle risorse destinate al settore turistico.

L’opinione dell’opposizione consiliare

La nota del gruppo di opposizione consiliare di centrodestra, Andare Oltre, guidato da Olinto Bergamaschi, ha scatenato una serie di reazioni all’interno della comunità. Il gruppo ha espresso inquietudine riguardo alla gestione della situazione da parte del sindaco Enrico Spighi e dell’assessore al Turismo, Mattia Lusini, che si sono detti soddisfatti di un modesto recupero rispetto ai dati del 2023, un anno segnato da eventi calamitosi. Gli oppositori non si accontentano del recupero e chiedono un’analisi più approfondita delle cause alla radice del calo.

La volontà di Andare Oltre è chiara: spostare l’attenzione sulle esigenze reali della comunità. Piuttosto che destinare fondi pubblici a progetti di minor impatto, il gruppo suggerisce di concentrarsi su interventi più sostanziali, come lo sviluppo del Parco Termale. Questa iniziativa è vista come cruciale per migliorare l’offerta turistica e valorizzare il territorio.

La questione delle Terme Santa Agnese

Un altro tema caldo sollevato da Andare Oltre riguarda la gestione delle Terme Santa Agnese. Secondo quanto dichiarato dal gruppo, non avrebbe più senso mantenere la struttura chiusa nei primi mesi dell’anno. Con il Comune che funge da azionista di maggioranza, l’opposizione chiede un’azione decisa per riaprire le terme, che rappresenterebbero un incentivo per turisti e un sostegno per il commercio locale.

L’apertura delle Terme non è solo una necessità economica, ma anche un servizio positivo. I vantaggi derivanti dalla riattivazione della struttura non solo aiuterebbero a migliorare i numeri del turismo, ma contribuirebbero anche a dare un respiro al commercio locale, sofferente per la diminuzione delle presenze. La proposta di riattivare le Terme si allinea con l’idea di un’assunzione di responsabilità da parte della giunta comunale.

La risposta dell’amministrazione

Nonostante le preoccupazioni manifestate dall’opposizione, l’amministrazione continua a perseguire un percorso di recupero. La gestione della crisi turistica dovuta agli eventi recenti richiede un approccio bilanciato che possa includere iniziative di marketing mirate e nuove attrazioni. Tuttavia, sarà fondamentale monitorare l’implementazione delle strategie e rispondere in modo adeguato alle esigenze di una comunità che basa una parte significativa della sua economia sulle visite e sul turismo.

Bagno di Romagna è al crocevia tra il passato e un futuro incerto. Le decisioni prese oggi potrebbero avere un impatto duraturo sulle prossime stagioni turistiche e sulle dinamiche economiche complessive della regione. Jokko l’intento dichiarato di recupero ci saranno ulteriori sviluppi da seguire nei prossimi mesi.

Ultimo aggiornamento il 9 Febbraio 2025 da Sara Gatti

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