Baker Hughes, importante attore nel settore delle tecnologie per l’energia e l’industria, ha comunicato la rinuncia alla concessione per la costruzione di un nuovo sito industriale nel porto di Corigliano-Rossano. Questa decisione, motivata da diverse incertezze legate ai tempi di sviluppo del progetto, rappresenta un duro colpo per l’economia locale e la promettente creazione di nuovi posti di lavoro nella regione. La rinuncia è stata formalizzata tramite una comunicazione ufficiale all’Autorità di sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio.
Motivazioni dietro la rinuncia al progetto
Baker Hughes ha messo in evidenza le difficoltà legate ai tempi di sviluppo del progetto come principali fattori che hanno portato alla decisione. In particolare, l’azienda ha citato il ricorso presentato dall’Amministrazione comunale di Corigliano-Rossano, che ha contribuito ad allungare i tempi e a compromettere le condizioni necessarie per la realizzazione dell’investimento. La mancanza di certezza sui tempi di sviluppo ha spinto Baker Hughes a riconsiderare i propri piani, rendendo impossibile il consolidamento di tutte le attività progettate in un’unica area, ovvero la banchina destinata all’industria.
Tale situazione ha portato la dirigenza dell’azienda a esprimere rammarico per la decisione presa. Baker Hughes aveva, infatti, investito notevoli risorse e tempo nel coinvolgimento degli attori locali, tra cui istituzioni, organizzazioni sindacali e rappresentanti della società civile. Nonostante questi sforzi, il contesto si è rivelato non sufficiente a garantire il progresso del progetto, suscitando preoccupazioni relative al futuro dell’azienda in Calabria.
Investimenti alternativi e continuità del business
Per garantire la continuità del proprio business, Baker Hughes sta esplorando soluzioni interne che possano essere implementate a medio termine. Questa strategia mira a soddisfare le necessità dei propri clienti senza compromettere la qualità del servizio. In particolare, la società intende concentrare gli investimenti presso il proprio stabilimento di Vibo Valentia, dove sono stati annunciati potenziamenti infrastrutturali e una maggiore capacità produttiva.
Gli investimenti a Vibo Valentia sono sia un segnale di fiducia nel mercato calabrese che un riconoscimento dell’importanza della regione nelle strategie aziendali globali di Baker Hughes. La società ha sottolineato come, nonostante la mancata espansione a Corigliano-Rossano, la Calabria continui a avere un ruolo nelle sue operazioni e nella filiera produttiva.
Impatto sul mercato del lavoro e sulla comunitÃ
La rinuncia al progetto di Corigliano-Rossano avrebbe dovuto portare alla creazione di circa duecento nuovi posti di lavoro tra le province di Vibo Valentia e Corigliano-Rossano. Questa opportunità di occupazione avrebbe avuto un impatto significativo sull’economia locale, che già affronta sfide in termini di sviluppo e occupazione.
La decisione di Baker Hughes rappresenta dunque una battuta d’arresto per la comunità , che si aspettava un rafforzamento del tessuto economico locale e un potenziamento delle opportunità lavorative. Tuttavia, l’azienda ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il supporto ricevuto da diversi enti e organizzazioni locali durante il processo di progettazione, evidenziando l’importanza delle collaborazioni tra il settore privato e le istituzioni pubbliche nel favorire lo sviluppo della regione.
Le conseguenze di questa decisione rimarranno da osservare, sia per l’azienda che per la comunità locale, con la speranza che nuovi progetti possano emergere in futuro.
Ultimo aggiornamento il 8 Ottobre 2024 da Sofia Greco