Il Ministero della Giustizia ha lanciato un’importante opportunità per chi cerca lavoro nella pubblica amministrazione, con un bando che prevede la selezione di 3246 agenti per il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria . Questa iniziativa si traduce in un nuovo percorso professionale per giovani e adulti, con specifiche categorie riservate a diverse categorie di volontari. Ecco tutti i dettagli relativi ai posti disponibili, ai requisiti richiesti e alle modalità di partecipazione al concorso.
Posti a concorso e distribuzione
Nel dettaglio, i 3246 posti messi a disposizione sono ripartiti in due categorie principali. La prima, che comprende 1947 posti , è riservata ai volontari in ferma iniziale che hanno già completato almeno sei mesi di servizio. Sono inclusi anche i volontari in ferma prefissata di un anno congedati al termine del loro periodo di servizio e i volontari in ferma quadriennale in congedo.
La seconda categoria prevede 1299 posti aperti a tutti i cittadini italiani, con una ripartizione di 1181 posti per uomini e 118 per donne. Questo bando rappresenta una significativa opportunità per coloro che desiderano entrare nel corpo della polizia penitenziaria e contribuire alla sicurezza del sistema penale italiano.
Requisiti di partecipazione
Per partecipare al concorso, i candidati devono soddisfare requisiti generali tipici delle selezioni pubbliche, come la cittadinanza italiana e il raggiungimento della maggiore età . Tuttavia, esistono ulteriori requisiti specifici a seconda del tipo di posto per cui ci si candida.
Per i 1947 posti riservati ai volontari, è richiesto il diploma di scuola secondaria di primo grado, mentre per i 1299 posti aperti ai cittadini è necessario avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Queste qualifiche permettono di garantire una preparazione minima necessaria per affrontare le sfide del lavoro in ambito penitenziario, dove competenze e responsabilità ricoprono un ruolo fondamentale.
Modalità di candidatura al DAP
Le domande di partecipazione devono essere redatte e inviate esclusivamente in modalità telematica, utilizzando il Sistema Pubblico di Identità Digitale . La scadenza per la presentazione delle domande è fissata per il 14 febbraio 2025. Risulta essenziale che i candidati attivino il proprio SPID per completare efficacemente la procedura di candidatura.
Il portale attraverso cui sarà possibile inviare la domanda è disponibile sul sito ufficiale del Ministero della Giustizia, dove i candidati troveranno anche ulteriori informazioni per supportarli nella compilazione del form richiesto.
Fasi di svolgimento del concorso
Il concorso per i 3246 posti si articola in diverse fasi distinte. La prima tappa prevede una prova scritta, che consiste in domande a risposta sintetica o a scelta multipla, relative a contenuti di cultura generale e materie dell’obbligo.
Superata la prova scritta, i candidati idonei vengono convocati per affrontare prove di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici e accertamenti attitudinali. Queste prove sono necessarie per valutare l’idoneità complessiva dei candidati nel contesto lavorativo, tenendo in considerazione la loro formazione fisica, psicologica e attitudinale.
Accertamenti psico-fisici e requisiti specifici
Le prove di accertamento psico-fisico includeranno una serie di valutazioni riguardanti la condizione fisica e le capacità psicologiche dei candidati. Tra i requisiti da soddisfare, è richiesta una buona condizione fisica generale, con percentuali specifiche di massa grassa e forza muscolare minima da rispettare. Ulteriori valutazioni riguardano la vista, con requisiti dettagliati su acuità visiva e capacità uditiva.
I candidati che non superano questi accertamenti non potranno avanzare nelle fasi successive del concorso, avendo così la possibilità di poter competere per posizioni diverse solo in successivi bandi. I risultati delle prove e ulteriori dettagli saranno comunicati attraverso il sito ufficiale del Ministero della Giustizia, garantendo a tutti gli interessati di essere informati correttamente.
Prove attitudinali e commissioni
Infine, i candidati che superano gli accertamenti psico-fisici saranno convocati per le prove attitudinali. Queste prove verranno gestite da una commissione speciale presieduta da un primo dirigente di polizia penitenziaria e composta da esperti del settore. La valutazione attitudinale è cruciale per determinare la predisposizione dei candidati ai ruoli per i quali stanno concorrendo, fondamentali per il buon andamento dei compiti istituzionali.
In questo modo, il concorso non solo seleziona i nuovi agenti della polizia penitenziaria, ma assicura anche il profilo adeguato per affrontare le sfide operative con competenza e professionalità .
Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2025 da Laura Rossi