Barilla ha dato vita a un’iniziativa innovativa nel mondo dell’agricoltura, focalizzata sulla formazione e l’implementazione delle migliori pratiche nella coltivazione del basilico. L’Accademia del basilico si propone di educare e connettere i coltivatori, favorendo un uso responsabile delle tecnologie agricole e l’interscambio di esperienze lungo tutta la filiera produttiva. Questo progetto si inserisce in un contesto di crescita nel mercato globale, con un incremento alle vendite del pesto del 17% nell’ultimo anno, confermando la preminenza di Barilla, che controlla il 40,4% del mercato.
Un percorso formativo per coltivatori e stakeholders
L’Accademia del basilico, avviata a gennaio, ha accolto 21 partecipanti tra produttori e attori del settore. L’obiettivo principale è quello di fornire una nuova piattaforma per la crescita professionale. Matteo Gori, presidente della categoria sughi di Barilla, ha spiegato che il progetto mira a creare occasioni di networking, permettendo a tutti i coinvolti di condividere conoscenze ed esperienze in ambito agricolo. L’importanza del basilico, in particolare per la produzione di pesto, pone l’accento sulla necessità di pratiche agricole responsabili, in grado di rispondere alle sfide contemporanee.
L’Accademia propone un programma di sette lezioni attraverso cui i partecipanti approfondiscono tematiche cruciali legate alla moderna agricoltura. Questi corsi sono progettati per affrontare argomenti come l’innovazione tecnologica nel settore, la gestione dei rischi fitosanitari e le opportunità offerte dall’agricoltura 4.0. Tali conoscenze possono aiutare i coltivatori a migliorare la loro produttività, minimizzando al contempo l’impatto ambientale.
Tecnologie all’avanguardia e agricoltura 4.0
Un focus particolare è posto sull’uso di tecnologie avanzate, come il Decision Support System, un sistema che consente di monitorare e gestire le malattie del basilico. Questo approccio innovativo permette di intervenire in modo preciso e tempestivo, adattando le azioni alle effettive esigenze del coltivato. La digitalizzazione si sta rivelando sempre più fondamentale per l’agricoltura moderna, e Barilla intende essere all’avanguardia anche in questo aspetto.
Il miglioramento delle pratiche agricole non si limita alla produzione, ma si estende a tutti gli impatti sull’ambiente. Un altro progetto legato alla sostenibilità è il “mezzo bianco,” che prevede l’uso di vetro riciclato nella produzione dei vasetti per il pesto, realizzati in collaborazione con Zignago Vetro. Questo approccio consente di ridurre le emissioni di CO2, promuovendo un ciclo produttivo più consapevole e meno impattante.
Barilla e la strategia per un futuro sostenibile
Queste iniziative vogliono posizionare Barilla come un esempio di responsabilità e innovazione nel settore alimentare. La coltivazione sostenibile del basilico è solo un tassello di un più ampio impegno verso la sostenibilità. Le azioni intraprese da Barilla non si limitano a garantire la qualità dei propri prodotti, ma pongono anche un forte accento sulla salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali.
Il mercato del pesto, in forte espansione, richiama l’attenzione verso una produzione che non solo soddisfi la domanda, ma lo faccia in modo sostenibile, garantendo un recipiente per i consumatori più consapevoli. Con l’apertura dell’Accademia del basilico e altre iniziative legate alla sostenibilità, Barilla dimostra di essere dedicata a un futuro agricolo migliore e più verde.